Vicenza, l'omaggio della gente al feretro di Paolo Rossi
© Ansa
© Ansa
Scomparsi il primo cartellino, un contratto e la convocazione in azzurro ad Argentina '78. Il furto è avvenuto nel 2018 ma è stato denunciato un mese fa. Il 12 dicembre 2020 la casa del campione era stata svaligiata mentre era in corso il funerale
© Ansa
Non c'è pace per Paolo Rossi. Allo stadio "Menti" di Vicenza sono stati rubati alcuni cimeli calcistici del campione del mondo '82, morto il 9 dicembre a 62 anni. Sono spariti, infatti, il primo cartellino, il contratto e la convocazione in azzurro. La sottrazione sarebbe avvenuta nella sede del club prima della vendita all'asta alla nuova proprietà (avvenuta nel 2018) ma è stata riferita al commercialista poco più di un mese fa.
La denuncia a gennaio - Il furto dei cimeli è stato denunciato da Nerio De Bortoli, curatore del Vicenza Calcio spa, fallito il 18 gennaio 2018. Furto contro ignoti, secondo quanto è stato messo a verbale a gennaio, quando lo stesso De Bortoli si è presentato in Procura formalizzando la denuncia della sparizione.
I cimeli rubati - Tra i cimeli rubati ci sono il cartellino che un quattordicenne Paolo Rossi firmò quando il Vicenza lo arruolò dalla Juventus nel 1976: il contratto venne firmato da Giussy Farina, all'epoca presidente del Lanerossi Vicenza, oltre che, ovviamente, da Pablito. Sparito anche il documento dei premi partita e degli incentivi legati ai gol realizzati nel primo anno dell'attaccante con i veneti. Ed è stato rubato anche il telegramma con cui Rossi ricevette la convocazione ufficiale per i Mondiali del 1978, quelli giocati in Argentina e chiusi dall'Italia al quarto posto.
Furto avvenuto nel 2018 - Questi documenti, che non compaiono più nell'inventario, sarebbero spariti tra il 16 gennaio e l'inizio di marzo 2018. Fino a metà gennaio, due giorni prima che il tribunale dichiarasse il fallimento del Vicenza Calcio, si trovavano ancora nella sede del club, come dimostrano alcune fotografie scattate quel giorno dal consigliere comunale Andrea Berengo. Il furto sarebbe dunque avvenuto nella sede del Vicenza, allo stadio Menti, prima della vendita all'asta alla nuova proprietà dell'imprenditore Renzo Rosso, fondatore della Diesel.
Ladri in azione durante il funerale - Ma non è questo il solo "sfregio" alla memoria del campione. Il 12 dicembre mentre erano in corso i funerali, la casa della famiglia Rossi era stata svaligiata dai ladri.
© Ansa
© Ansa