L'indagato avrebbe ammesso in modo parziale e confuso il suo coinvolgimento nel delitto
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Dramma a Vittorio Veneto (Treviso) dove un uomo di 56 anni, Francesco de Felice, militare in congedo, è stato trovato privo di vita e con segni di arma da taglio nella sua abitazione. A scoprirlo è stata la moglie convivente. In casa c'era anche il figlio della coppia, il 24enne, Riccardo De Felice, che è stato arrestato. È accusato di omicidio ed è stato trasferito nel carcere di Treviso. A causa di recenti segni di squilibrio mentale pare la famiglia avesse messo in programma un trattamento sanitario che tuttavia non era ancora stato avviato.
L'uomo, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato aggredito mentre era seduto su un divano ed è lì che sarebbe stato colpito mortalmente con un arma da taglio, un coltello da cucina, e con un corpo contundente.
Il figlio della vittima è stato trovato dai carabinieri, una volta scattato l'allarme, in stato confusionale sul pianerottolo di casa. Secondo quanto si è appreso, l'indagato avrebbe ammesso in modo parziale e confuso il suo coinvolgimento nel delitto ma a rendere concreta la sua responsabilità diretta dell'accaduto sarebbe stato il resoconto della madre al pubblico ministero Davide Romanelli dopo la prima sommaria acquisizione di elementi avvenuta sul luogo del crimine e, successivamente, nella caserma dei carabinieri di Treviso.