A sollevarla un medico di Ravenna

Venezia, "spaghetti in camicia nera" nel menù di un ristorante: è polemica

"Non c'è alcun riferimento al fascismo, è semplicemente un piatto di spaghetti e il suo nome è così da quasi cinquant'anni", ha dichiarato il titolare del locale

12 Feb 2025 - 12:10
 © Istockphoto

© Istockphoto

È polemica per una voce del menù del ristorante Al Colombo di Venezia. A sollevarla è stato un medico di Ravenna, il quale dopo aver visto che sulla carta gli spaghetti al nero di seppia venivano presentati come "spaghetti in camicia nera" si è alzato dal tavolo e ha rinunciato al pranzo. Prima di andarsene dal locale, il dottore ha anche detto al titolare, Domenico Stanziani, di "lasciar stare i fascismi". Ha poi segnalato il caso al giornalista di Repubblica Paolo Berizzi, che ne ha parlato nella sua rubrica "Pietre". "Non c'è alcun riferimento al fascismo, è semplicemente un piatto di spaghetti e il suo nome è così da quasi cinquant'anni, ha replicato Stanziani, come riporta la Nuova Venezia

"Sono spaghetti resi scuri dal sugo, come se fossero rivestiti da una normalissima camicia nera, tutto qua - ha aggiunto il titolare del ristorante -. Non voglio cambiare nome al piatto, perché dovrei farlo? È questione di libertà, se la do vinta a queste persone creo un precedente. Non c'è alcuna volontà politica dietro".   

"Sono davvero questi i problemi della città? Siamo in mezzo alla paccottiglia e ai delinquenti, e ci preoccupiamo del nome della pastasciutta?", ha concluso Stanziani. 

Sul tema è intervenuto Marco Rosa Salva, ex presidente dell'Anpi. Il suo commento è stato riportato dal Gazzettino e recita: "Il nome del piatto 'spaghetti in camicia nera' può certamente suscitare disgusto in chi nutre sani sentimenti antifascisti, dunque in ogni caso è inopportuno come qualsiasi nome di cibo ripugnante. Fatto più grave e diverso è stabilire se con questo nome si vuole deliberatamente ammiccare alla nostalgia del regime; non c'è dubbio che un menù ispirato per questo motivo al fascismo sia un'apologia e come tale vada perseguito legalmente. Nel nostro caso riscontro che il termine 'spaghetti in camicia nera' compare effettivamente nei menù di diversi ristoranti veneziani. Ho l'impressione che il nome sia stato coniato da qualche ristorante, probabilmente veneziano, o effettivamente durante il Ventennio, o più tardi (chissà se originariamente con intento propagandistico, o scioccamente goliardico, o che altro) e si sia diffuso da ristorante a ristorante, probabilmente senza che molti ci facessero caso, anche per la confusione col termine tecnico culinario 'in camicia' riferito all'uovo o all'aglio".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri