gli armatori protestano

Venezia tassa le mini-navi di lusso: 15mila euro al giorno

Più colpite le navi che rappresentano il traffico più pregiato, a cui il Comune punta perché portano turisti che spendono molto in città, diversamente da quelli mordi e fuggi

20 Mar 2025 - 12:50
 Laguna di Venezia © Istockphoto

 Laguna di Venezia © Istockphoto

Una tariffa aggiuntiva di 15 mila euro al giorno per ogni piccola nave o yacht che rimane a Venezia. Chi vorrà sostare in laguna, dunque, per tre giorni dovrà sborsare 45 mila euro. Una tassa che colpisce soprattutto le navi fino a 25mila tonnellate e con circa 50 passeggeri che possono ancora entrare dalla bocca di porto del Lido e passare davanti a San Marco e alla Giudecca.

Queste navi costituiscono il traffico più pregiato, quello a cui punta il comune di Venezia perché porta ospiti che si fermano in città, pagano ristoranti, acquistano nei negozi, e portano quindi un valore alla città, diversamente dai turisti mordi e fuggi che la soffocano. Si tratta di grandi yacht o di navette, ma mentre i primi fanno pagare anche 7 o 10mila euro a settimana per una crociera, le navette hanno prezzi più abbordabili, sui 2500 euro a settimana, e per i loro armatori 15mila euro per ogni giorno di ormeggio in centro storico sono insostenibili.

Le proteste

 Per il 2025, dopo le proteste delle compagnie e degli operatori, Venezia Terminal Passeggeri (Vtp) - che gestisce il settore crociere a Venezia - ha abbassato la tariffa a 10mila euro al giorno, ma per il 2026 sarà di 15mila. Come riporta Il Gazzettino, Vtp deve far quadrare i conti perché ha fatto investimenti per allestire le stazioni e i terminal diffusi di Porto Marghera e di Fusina, diventati necessari dopo la chiusura del passaggio per il bacino di San Marco alle navi superiori alle 25mila tonnellate. Il rischio, però, è che le compagnie decidano di andarsene da Venezia a partire dal 2027.

Il commento

 "Questo tipo di politica non è certo favorevole agli scali di Venezia centro storico e ancora meno a una politica di arrivi qualitativi", scrive il presidente degli Agenti marittimi, Michele Gallo. 

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