Venezia e la battaglia senza tregua contro i turisti cafoni
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Finisce sui social la foto del cartello esposto all'esterno di una abitazione: "Stanchi di chi fa pipì davanti a casa"
Venezia, la protesta contro i turisti cafoni riparte dal basso. Uno studente che vive nella Corte de l'albero, a pochi passi dall'imbarcadero di Sant'Angelo, ha appeso un cartello alla porta di casa con la scritta "Wc 1 euro" esasperato dall'inciviltà dei viaggiatori che frequentano la città della Laguna. La foto è finita sui social diventando oggetto di nuove polemiche.
"Era solamente una provocazione -spiega a "La nuova Venezia" Daniele Lucentini, il 20enne romano arrivato da poco in centro storico per lavoro - io e il mio coinquilino eravamo stanchi delle persone che ci facevano la pipì fuori casa, allora abbiamo attaccato il bigliettino".
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Dalle finestre del piano terra dell'abitazione l'odore di urina invadeva le stanze e i due ragazzi hanno pensato di lanciare un messaggio: "E' meglio se entrano e usano il bagno". Qualcuno, nei giorni in cui il cartello è rimasto attaccato alla porta, ha usato davvero il bagno dei ragazzi. "Due persone - spiega l'autore del cartello - poi l'ho tolto quando ho visto che sui social era scoppiata la polemica. Non volevo guadagnare, ma solo che questi la smettessero di fare la pipì fuori casa mia".