O paghi la multa o "lavori"

Verbania, non rispettano le misure anti-Covid: lavori socialmente utili per i minori | Ma a decidere per loro, in alternativa alla multa, saranno i genitori

La cittadina piemontese converte le multe inflitte ad alcuni minorenni per avere violato le norme anti-contagio. Il sindaco ha elaborato un progetto che prevede un percorso educativo. Tra i lavori assegnati, la consegna dei buoni pasto e della spesa alle famiglie in difficoltà

02 Dic 2020 - 22:04
 © IPA

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Niente multa, ma un percorso educativo e alcuni lavori socialmente utili, per capire l'importanza di rispettare le misure anti-Covid. Verbania, la provincia più a Nord del Piemonte, sceglie di "punire" così i giovani che nelle scorse settimane sono stati fermati in città dalla polizia municipale per assembramenti o perché non indossavano la mascherina.

"Una scelta per stimolare l'assunzione di responsabilità da parte dei giovani, attraverso una loro riflessione incentrata sulle possibili conseguenze di comportamenti non rispettosi delle norme di sicurezza per se e per gli altri", spiega l'assessore comunale alle Politiche sociali, Marinella Franzetti. La delibera che trasforma le contravvenzioni in un vero e proprio progetto di recupero è stata firmata dal sindaco, Silvia Marchionini.

"Abbiamo pensato che provare ad educare, al di là della punizione, sia la scelta più giusta per ragazzi minorenni, dice l'assessore Franzetti, spiegando perché l'amministrazione comunale preferisca alle sanzioni i lavori socialmente utili alla comunità cittadina.

L'intenzione è quella di far capire l'importanza del distanziamento sociale e della mascherina su naso e bocca. A decidere se pagare la multa o aderire al progetto saranno i genitori dei ragazzi pizzicati dalla polizia municipale. Il progetto, in caso di adesione, prevede una serie di incontri ai quali i minorenni dovranno partecipare.

Uno con il direttore del Reparto di malattie infettive dell'azienda sanitaria locale; uno in Prefettura, sul tema delle funzioni delle competenze degli organi dello Stato; uno con la polizia municipale su lockdown, assembramenti e rispetto delle regole; uno con l'avvocato comunale sulla convivenza civile.

Tra i lavori socialmente utili, invece, la consegna dei buoni pasto e della spesa alle famiglie in difficoltà, ma anche attività pratiche al centro diurno del Comune e in collaborazione con il Consorzio servizi sociali.

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