Al ragazzo, arrivato in ospedale in condizioni cliniche gravissime, è stato diagnosticato il coma irreversibile
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E' stata accertata la morte cerebrale del quindicenne di Vago di Lavagno (Verona) colpito dalla madre che poi si è suicidata. Concluse le sei ore di osservazione previste dalla norma, la seconda riunione della specifica Commissione ospedaliera ha proceduto a sospendere tutte le terapie e i supporti per le funzioni vitali. Il padre ha espresso la volontà alla donazione degli organi, ed è stata data l'autorizzazione all'espianto. La madre, una 58enne, secondo gli accertamenti, venerdì 20 settembre ha sparato al figlio e si è poi suicidata.
Stamattina è partita la procedura, prevista per legge, con la prima riunione della Commissione per stabilire la morte cerebrale, che è stata poi confermata al termine delle sei ore previste di osservazione.
Arrivato all'ospedale di Borgo Trento a Verona venerdì pomeriggio in condizioni cliniche già gravissime, e ricoverato nel reparto di Neurorianimazione diretto da Leonardo Gottin, al paziente era stato diagnosticato il danno cerebrale irreversibile dopo due giorni in terapia di supporto massimale.