Ai domiciliari un uomo di 40 anni: dopo l'obbligo del braccialetto elettronico sarebbe riuscito ad abusare ancora di lei
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Continue vessazioni, percosse, condotte umilianti e violente. E poi le minacce: "Ha fatto bene Turetta a uccidere Giulia Cecchettin". "Andrò in galera sorridendo, ma ti faccio fuori". E' quello che una donna, a Verona, secondo quanto riporta il quotidiano Il Gazzettino, sarebbe stata costretta a subire dall'ex compagno 40enne. Soprusi e abusi sessuali che si sarebbero protratti dal 2022 al 2024 quando la vittima ha deciso di denunciare tutto alla polizia. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti e la misura cautelare è stata cambiata da divieto di avvicinamento ad arresti domiciliari. All'indagato era stato imposto inizialmente l'uso del braccialetto elettronico, ma nonostante questo aveva continuato ad avvicinarsi all'ex compagna
La donna, come riporta Il Gazzettino, avrebbe raccontato di essere stata percossa continuamente, con cadenza quasi giornaliera, e ogni qualvolta emergeva che avesse effettuato o ricevuto una telefonata. Ha raccontato di essere costantemente controllata negli spostamenti con delle specifiche App istallate nel suo telefonino, di non poter vedere gli amici, i genitori. Sarebbe stata costretta dall'uomo a lasciare anche il lavoro e a rinunciare a curarsi perché impossibilitata a contattare persino il medico di base. Una situazione di totale prostrazione nella quale la vittima sarebbe stata costretta anche a subire rapporti sessuali contro la propria volontà durante i quali sarebbe stata anche ripetutamente percossa.
Ridotta in uno stato di totale sottomissione, inizialmente la donna aveva deciso di denunciare tutto alla Questura, ma il controllo esercitato dall’arrestato sarebbe diventato talmente opprimente da farle temere per la propria vita, inducendola a ritrattare le accuse presentate l’anno precedente. Poi, però, la situazione si sarebbe aggravata e la donna lo ha denunciato una seconda volta. E così, lo scorso luglio, il Gip di Verona ha disposto un'ordinanza di divieto di avvicinamento alla vittima, imponendo una distanza minima di 500 metri dai luoghi da lei frequentati e applicando contestualmente la misura del braccialetto elettronico.
Ma questo non sarebbe bastato a liberare definitivamente la vittima dal suo aguzzino. Infatti, nonostante le restrizioni, avrebbe continuato a cercarla, promettendole di essere cambiato, sfruttando qualche segno di esitazione della donna. Secondo quanto riporta ancora Il Gazzettino, l'uomo sarebbe riuscito nuovamente ad abusare di lei, obbligandola a consumare alcolici e farmaci per annullare la sua resistenza.
A seguito di questo episodio, la vittima si è rivolta ad un numero di emergenza. È stata soccorsa e trasportata in ospedale, mentre l’uomo è stato denunciato per aver violato il divieto in vigore e trattenuto in attesa di una decisione immediata dell’Autorità Giudiziaria. Su richiesta di aggravamento presentata dal Sostituto Procuratore, il Gip ha disposto la misura restrittiva degli arresti domiciliari