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Nel corso della Via Crucis è stato modificato il testo della XIII stazione (quella affidata alle due donne ucraina e russa): "Di fronte alla morte il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante e ciascuno nel cuore preghi per la pace nel mondo." "Si tratta di un cambiamento previsto, che limita il testo al minimo per affidarsi al silenzio e alla preghiera", spiega il portavoce vaticano Matteo Bruni. Le polemiche della vigilia avevano riguardato non solo la presenza di una ucraina e una russa ma anche il testo della meditazione che era stato previsto.