Chi infrange il codice della strada rischia fino a 1.700 euro di sanzione
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Con l'arrivo della primavera si avvicina anche il momento di dire addio agli pneumatici invernali. A partire dal 15 aprile ci sarà, infatti, un mese di tempo per tornare alle gomme estive. Le multe per i trasgressori vanno dai 422 ai 1.682 euro, con il possibile ritiro della carta di circolazione e l’obbligo di visita e prova presso la sede più vicina della Motorizzazione civile.
L’obbligo vale per auto e mezzi pesanti ma non per motoveicoli e ciclomotori che potranno circolare liberamente ma non in caso di nevicate. Considerato che c’è un mese di tempo per mettersi in regola, per chi in questo periodo si recherà in località di montagna il consiglio è di mantenere le gomme invernali ancora per qualche settimana. In generale, a prescindere dalle fasce temporali e dalle condizioni meteorologiche, vale sempre l’obbligo di utilizzare pneumatici le cui caratteristiche siano in linea con il codice di velocità previsto dal libretto di circolazione, vale a dire la velocità massima alla quale un pneumatico può viaggiare.
In caso di mancato passaggio dalle gomme invernali a quelle estive entro il termine massimo del 15 maggio 2019, sono previste delle sanzioni amministrative che varranno fino al prossimo mese di ottobre, quando tornerà in vigore l’obbligo di viaggiare con gomme invernali. Le multe vanno dai 422 ai 1.682 euro, con il possibile ritiro della carta di circolazione e l’obbligo di visita e prova presso la sede più vicina della Motorizzazione civile. Non incorre in sanzioni chi ha attrezzato la propria auto con un set di gomme 4 stagioni (contrassegnate dal simbolo M+S), il cui utilizzo è consentito per tutto l’anno dal codice della strada.
Questo tipo di pneumatici sono gli unici che garantiscono una buona stabilità al veicolo in tutte le condizioni meteorologiche e consentono di viaggiare in sicurezza, senza però raggiungere i livelli di eccellenza della gomma specializzata.
Si sbaglia chi pensa che, a differenza dell’utilizzo di gomme invernali nei mesi freddi dell’anno, il passaggio alle gomme estive ad aprile non sia importante. A dimostrarlo sono principalmente due motivi. Il primo è che le gomme invernali, se mantenute anche nei mesi caldi, risultano particolarmente sensibili alle alte temperature. Ciò comporta dei rischi per la sicurezza del veicolo. E' possibile che il pneumatico si danneggi al punto da non aderire più perfettamente all’asfalto, che si sciolga il suo battistrada, oppure che rischi di far andare il veicolo fuori strada se percorre una carreggiata cosparsa di sabbia, senza dimenticare gli spazi di frenata più lunghi e la precisione di sterzo ridotta.
Al contrario, le gomme estive garantiscono una migliore tenuta di strada sia su fondo asciutto sia bagnato. Il secondo motivo riguarda il risparmio. Non rischiando di surriscaldarsi, gli pneumatici estivi hanno prestazioni decisamente migliori e, di conseguenza, permettono di non usurare eccessivamente le ruote e di consumare meno carburante. Il costo del cambio delle gomme invernali con quelle estive varia a seconda del servizio che viene richiesto al gommista.
Se si è possesso delle gomme da sostituire e si paga quindi soltanto il montaggio, il prezzo in media è di 10 euro a gomma, il che equivale a un totale di 40 euro compresa l’equilibratura delle ruote. Sono però molti i gommisti che danno la possibilità di tenere nel loro deposito le gomme estive durante il periodo invernale e viceversa. Questo servizio in media ha un costo di 20 euro che vanno a sommarsi ai 40 euro da spendere per il cambio gomme, il che equivale a un totale di 60 euro. Inoltre, il costo dipende dal materiale dei i cerchi delle ruote su cui montare le nuove gomme: se sono in ferro il costo è di 40 euro; se invece i cerchi delle ruote sono in lega il costo sale a 50 euro. Solitamente è compresa nel prezzo l’equilibratura delle ruote, mentre si devono pagare a parte circa 20 euro per la convergenza, vale a dire la regolazione meccanica delle ruote, che va fatta però solo se gli pneumatici sono particolarmente usurati.