Sarà la chiesa di San Pietro a Trissino a ospitare venerdì 31 gennaio l'evento. Su Facebook piovono le critiche
"L'hamburger dove non te lo aspetti": è l'invito che campeggia sulla locandina postata sui social dall'unità pastorale Castelgomberto-Trissino, in provincia di Vicenza. Nella foto il megapanino con la scritta "free" e nella descrizione del post la precisazione che l'evento è "libero e gratuito" e rivolto a "giovani e giovanissimi, dalla terza media in su". Sarà la chiesa di San Pietro a Trissino a ospitare venerdì 31 gennaio l'evento. Oltre al cibo, sempre nella chiesa, la sera ci sarà "musica e tanto altro". Ma su Facebook piovono le critiche.
C'è chi lo definisce "blasfemia", "sacrilegio", "contrario al Codice di Diritto canonico". Qualcun altro invece esprime perplessità sul modo di attrarre i giovani in chiesa.
Tra i più favorevoli c'è chi ricorda che "San Giovanni Bosco, padre e maestro della gioventù, anche lui amava stare con i giovani e andava a cercarli per strada, nei cantieri, nelle botteghe... anche in carcere. E li invitava a ritrovarsi insieme per giocare, fare merenda, divertirsi in modo bello".
A benedire l'iniziativa è comunque il vescovo di Vicenza, Giuliano Brugnotto, che al Corriere del Veneto dice: "Comprendo che ci possa essere una certa reazione da chi pensa che il sacro non debba essere toccato per definizione. Riconducendomi a ciò che dice il Vangelo, dal punto di vista ecclesiale ritengo importante coinvolgere e porre attenzione a tutti, e tra questi non sono esclusi i giovani, al contrario, una delle categorie che fa sicuramente parte delle odierne fragilità, per cui credo sia doveroso dare loro spazio, con le dovute attenzioni, anche nei luoghi sacri. Gesù è stato etichettato con un mangione e un beone - conclude il vescovo -, ma se oggi fosse qui oggi, credo accoglierebbe e approverebbe iniziative come questa".