"Procedimento disciplinare tardivo e troppo lungo" le tesi difensive portate davanti al tribunale amministrativo
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In Veneto, un tenente colonnello era stato sospeso per quattro mesi per aver guardato video dal contenuto pornografico, in videochiamata a carattere erotico e nella produzione di foto e video di atti di autoerotismo in ufficio. Tuttavia potrà presto rientrare in servizio perché il Tar ha revocato la sanzione. In sede legale, il difensore dell'ufficiale ha fatto emergere l'avvio tardivo del procedimento disciplinare e la sua lunga durata, oltre i limiti consentiti dalla legge.
La decisione di revoca della sospensione dal servizio è stata adottata dal Tribunale amministrativo regionale in accoglimento di un ricorso presentato dall'avvocato dell'ufficiale, Gianfranco Ceoletta. Lo riporta il quotidiano Il Gazzettino.
I comportamenti scabrosi del tenente colonnello risalgono al periodo dall'agosto 2019 al luglio 2020. Nel procedimento avviato dall'Arma nei suoi confronti ci si riferisce in particolare a episodi accaduti il 23 maggio 2022, l'ipotesi contestata era di violazione dei doveri attinenti al giuramento, al grado, al senso di responsabilità, dei doveri propri dei superiori e del contegno di un militare. Al centro del procedimento i video trovati nei suoi dispositivi elettronici, sequestrati nell'ambito di un altro procedimento penale.
Inoltre i giudici amministrativi non hanno ricevuto risposta dal ministero della Difesa sulla richiesta di "tutti i documenti utili a individuare a quale momento debba farsi risalire la conclusione degli accertamenti preliminari dai quali decorrono i 60 giorni per l'avvio del procedimento", in base al Codice dell'ordinamento militare. Anche questa non ottemperanza dell'ordinanza ha portato alla decisione di annullamento della sanzione.