La testimonianza dell'uomo a "Mattino Cinque News"
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"Il no dopo 20 secondi è una stupidaggine, non è quello il motivo della mia assoluzione. Io ho sempre respinto ogni addebito: non c'è stato nessun abuso o approccio sessuale". A "Mattino Cinque News" parla l'ex sindacalista assolto - sia in primo che in secondo grado - dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di una hostess, negando categoricamente qualsiasi tipo di avance.
"La persona che mi ha querelato, quattro mesi prima della querela, mi ha inviato dei messaggi di vendetta", continua l'uomo. "Nel corso del dibattimento, sono state fatte ascoltare delle registrazioni in cui vengo ricattato, al fine di eliminare la mia figura dal ruolo sindacale".
"I modi per manifestare il dissenso, per gli esseri umani, sono tre: te lo dico, te lo scrivo o te lo faccio capire. Se sto zitto venti secondi, io come faccio a capire che tu non vuoi?", aggiunge l'avvocato del professionista. "Mi chiedo proprio come si faccia a parlare di violenza sessuale".
La stessa Corte, nelle cinque pagine di motivazioni, in sostanza, chiarisce che in questo caso mancano i "requisiti" della "violenza, minaccia o abuso di autorità" per configurare il reato di violenza sessuale e che "la qualifica e il ruolo rivestito dall'imputato non comportavano, in concreto, alcuna supremazia" nei confronti della donna. E non può sussistere in questa vicenda, scrivono i giudici, "l'ipotesi di atti sessuali repentini aventi rilevanza penale", anche perché la stessa parte civile, spiega la Corte, "ha precisato come 'i toccamenti e i baci (...) siano poi stati protratti per un tempo di circa trenta secondi, in cui ella aveva continuato a sfogliare e a leggere i documenti'".