Sei su dieci sono bambine, cresce inoltre la pornografia
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Sono 5.080 i minori che hanno subito violenza nel 2015. Di questi 6 su 10 sono bambine. Questo è quanto emerge dal dossier Indifesa di Terre des Hommes (Tdh), giunto alla sua quinta edizione e presentato oggi in Senato alla vigilia della Giornata mondiale dell'Onu delle bambine e delle ragazze che ricorre l'11 ottobre. In 5 anni le vittime di violenza sono aumentate del 3%. Uno dei dati più preoccupanti è che a crescere sia anche la pornografia.
Nel 2011 le violenze sui minori erano state 4.946. Le gravi violazioni sui diritti dei bambini e delle bambine sono pertanto aumentate. In particolare, il 60% di queste vittime sono femmine, ma il dato peggiora se si considerano le violenze sessuali: l'87% delle vittime in questo campo è infatti femminile, mentre il dato rosa sale al 91% nel giro della produzione di materiale pornografico.
Negli ultimi cinque anni si è registrato un drammatico aumento nella pornografia minorile:+543%. Sono aumentati anche gli episodi (+148%) di atti sessuali con minori di 14 anni o di 16 nel caso di parenti stretti e affidatari: sono state 411 le vittime nel 2015, il 78% femmine.
Secondo il dossier, sono invece in calo le le violenze sessuali e quelle aggravate (-26% e -31%) ma in termini assoluti (in tutto 908 minori nel 2015, per oltre l'82% femmine, pari a 770) costituiscono le tipologie con maggior numero di vittime dopo i maltrattamenti in famiglia (+24%) e la violazione degli obblighi di assistenza familiare (+9% rispetto al 2011).
"I numeri sono impressionanti e non lasciano spazio a dubbi: la prevenzione della violenza sui minori deve essere una priorità delle istituzioni pubbliche e richiede l'impegno di tutti - spiega Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des Hommes - perchè adolescenti e bambini escano con una visione sana delle relazioni di coppia e del rispetto dell'altro. Bisogna abbattere gli stereotipi di genere tra i ragazzi come strumento per prevenire la violenza sulle donne domani".
Salinari, inoltre, parla della Campagna Indifesa di quest'anno: "l'iniziativa punta i riflettori anche sulle bambine che vivono in zone teatro di guerra e nelle emergenze migratorie che ne conseguono, per proteggerle e tutelarne i diritti fondamentali alla salute, allo studio, alla liberta". Il dossier, infatti, si concentra anche sulle violenze subite da migranti che scappano da guerre e conflitti. Speiga Salinari: "nei lunghi viaggi per raggiungere l'Europa sono poche le donne e le ragazze che non abbiano subito abusi sessuali. Molte, allettate da false promesse, finiscono nel giro della prostituzione. Tante sono le donne che arrivano incinte sulle nostre coste. Tutte hanno subito traumi da privazioni e violenze e necessitano di un'assistenza psicologica specifica".
Il progetto ricorda anche la condizioni dei minori in Paesi in guerra, come Iraq e Siria, dove "migliaia di donne e ragazze sono ridotte schiave dei combattimenti", dove i bambini vengono arruolati e dove i matrimoni precoci coinvolgono tantissime ragazze.
I coetanei, paradossalmente, sono i primi nemici dei minori: a documentarlo sono i dati del ministero della Giustizia che segnalano in carico dei Servizi sociali 817 minori di sesso maschile condannati per violenze sessuali e 267 responsabili di sfruttamento della pornografia e prostituzione minorile.
Unicef: "Stop ai matrimoni precoci" - Sono 70 milioni le donne tra i 20 e i 24 anni che si sono sposate prima dei 18 anni. Vale a dire una su tre. Di queste, 23 milioni si sono sposate addirittura prima di aver compiuto 15 anni. Lo rende noto l'Unicef. L'impegno dell'organizzazione è quello di mettere fine ai matrimoni precoci, una pratica parecchio diffusa, che ha conseguenze su tutti gli aspetti della vita di una bambina.