IN TRASTEVERE

Violenze contro il Cinema America, aggredito a Roma il leader Valerio Carocci: denunciato un uomo

Il responsabile prima ha insultato il presidente dell'associazione, poi l'ha minacciato di morte e gli ha messo le mani al collo

21 Lug 2020 - 23:09
 © Ansa

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Ancora violenza, a Roma, contro un esponente del Cinema America. L'aggressione, accaduta sabato a Trastevere, è stata contro il leader e presidente dell'associazione, Valerio Carocci. Un uomo prima l'ha insultato minacciandolo di morte e poi gli ha messo le mani al collo. L'aggressore è stato denunciato dalla Digos per minacce e lesioni.

Aggredito a un'arena estiva - Lo scontro è avvenuto in piazza San Cosimato, dove il Cinema America ha una delle sue arene estive. Secondo quanto ricostruito, già in altre occasioni lo stesso uomo avrebbe insultato e minacciato Carocci. Oltre ad essere denunciato, il giovane ha anche ricevuto un avviso orale dal questore di Roma. 

I precedenti - Nel giugno 2019 alcuni ragazzi con la maglia amaranto del Cinema America furono aggrediti a Roma, sempre nei pressi di piazza San Cosimato. In quell'occasione bersaglio della violenza furono quattro giovani e a processo sono finite cinque persone vicine ai movimenti di estrema destra. La prima udienza del processo è stata fissata per il 26 febbraio 2021. I quattro giovani vittime del pestaggio, dopo aver passato la serata nell'arena di piazza San Cosimato, erano stati avvicinati da un gruppo di altri ragazzi che, vedendo la t-shirt del Cinema America, li avevano presi di mira intimando loro di togliersi la maglietta e urlando "antifascisti". Poi li avevano presi a calci e pugni e uno di loro era finito in ospedale. 

"Episodi ripetuti nel tempo, preoccupanti e violenti, lontani dalla nostra realtà e dai nostri obiettivi - dicono i ragazzi del Cinema America -, che sono quelli di portare il cinema nelle piazze gratis, creando occasioni di incontro e socialità. Vogliamo però sottolineare che non c'è nessuna contrapposizione tra noi e i centri sociali perché le minacce e le aggressioni sono ad opera di un singolo individuo che, per quanto ne sappiamo, è estraneo da anni all'attività politica". 

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