Ai microfoni di NewsMediaset padre e madre dell'11enne travolto e ucciso da un'auto in corsa mentre era sull'uscio di casa. Nelle loro parole la drammaticità dei momenti dopo l'incidente
© tgcom24
"Alessio era un ragazzo in gamba, andava a scuola, stava imparando a suonare la batteria, amava andare sui go kart. A volte veniva anche con me al lavoro e si alzava alle 5 di mattina". Riesce a stento a trattenere le lacrime il padre di Alessio, il 12enne che ha perso la vita dopo essere stato travolto da un'auto lanciata a folle velocità mentre si trovata con il cuginetto sull'uscio di casa. Alla guida un 34enne, Rosario Greco, risultato positivo a droga e alcol: è stato arrestato. La madre di Alessio non riesce a darsi pace e con la voce rotta dal pianto racconta: "Appena dopo l'accaduto un uomo mi ha detto di non essere a conoscenza della dinamica dell'incidente. Io, che cercavo un telefono, gliel'ho strappato dalle mani per chiamare il 118, e lui me l'ha anche lasciato. Solo dopo ho scoperto che era lui l'assassino di mio figlio".
"Ma quando sarà fatta giustizia?", si chiede il padre di Alessio. "Due giorni e lo buttano fuori. Mio figlio non torna più, io non riesco a tornare a casa, non riesco a starci a casa. Io faccio il funerale e me ne vado. Come faccio a rimanere in quella veranda dato che da lì ho visto tutto con la bambina? La bambina è terrorizzata. Ho visto mio figlio volare. Me l'hanno tolto da sotto le mani, me l'hanno ucciso davanti agli occhi". E aggiunge: "Quell'uomo deve marcire in galera, ma non uno o due anni. Mio figlio da ora in poi mangia terra. Non torna più indietro".