Il Caso

"Ilaria Salis vestita come una cameriera di Catanzaro": Vittorio Feltri si scusa con il sindaco della città

"Allora le casalinghe di Voghera avrebbero dovuto querelare tutti gli italiani degli ultimi 50 anni" ha detto il giornalista di fronte alla richiesta di scuse del primo cittadino. Poi il passo indietro

02 Lug 2024 - 17:49
 © Ansa

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Vittorio Feltri fa un passo indietro e si scusa con il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. Le sue dichiarazioni sulla neoparlamentare europea Ilaria Salis che, secondo il giornalista, "era vestita come una cameriera di Catanzaro" non sono piaciute al primo cittadino del capoluogo calabrese, che aveva minacciato di portarlo in tribunale "per frasi razziste e offese alla città". Ora, invece, il dietrofront del giornalista: "Se si offende le chiedo susa".

Vittorio Feltri, le scuse al sindaco di Catanzaro

 In collegamento con Radio 24 durante il programma "La Zanzara", Feltri e Fiorita si sono chiariti sull'argomento. "Allora dovrei chiedere scusa anche alle casalinghe di Voghera" ha detto il giornalista quando il sindaco gli ha fatto notare il suo disappunto riguardo a certe dichiarazioni. "Che me ne frega delle cameriere di Catanzaro? Sono come quelle di casa mia, sono cameriere. Allora le casalinghe di Voghera avrebbero dovuto querelare tutti gli italiani degli ultimi 50 anni" ha insistito. "Se lei non voleva offendere, farebbe bene a scusarsi con la città" la risposta del sindaco. Poi, le scuse del giornalista: "Se si offende io le chiedo scusa, ma non capisco il motivo dell’offesa".

Il sindaco sui social: "Viva le cameriere di tutta Italia"

  "Viva le cameriere di tutta Italia. Quelle di Catanzaro un po' di più": è stata questa prima reazione del sindaco di Catanzaro dopo le parole di Vittorio Feltri. Il primo cittadino, poi, ha commentato via social anche le scuse ricevute dal giornalista. "Avere ricevuto le scuse da Vittorio Feltri, considerata la spigolosità del personaggio, non cancella l'amarezza e l'indignazione ma quanto meno le attenua. Feltri non chiede mai scusa, ne sa qualcosa la Raggi, e se ha ritenuto di farlo, sia pure a denti stretti, vuole dire che ha capito di averla fatta grossa. Mi basta. Ma non dobbiamo commettere l'errore di abbassare la guardia nella difesa della nostra terra e dei nostri figli" ha scritto su Facebook. Aggiungendo: "Orgoglioso delle nostre splendide donne che con dignità, eleganza e professionalità ogni giorno svolgono un lavoro molto importante per l'accoglienza e per le famiglie. Anche per loro ho l'obbligo di andare avanti nella mia battaglia, assieme a tanti sindaci calabresi, perché ci sia una sola Italia, solidale, dove tutti i cittadini debbono avere le stesse opportunità".

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