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Stefania Nobile e Davide Lacerenza, assieme a un factotum, anche lui finito ai domiciliari, avrebbero procurato ragazze e droga ad una serie di clienti
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Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e Davide Lacerenza, suo ex compagno e titolare di un locale vip di Milano, sono stati arrestati dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. Dalle indagini coordinate dalla Procura i due, assieme a un factotum, anche lui finito ai domiciliari, avrebbero procurato ragazze e droga a una serie di clienti.
Le accuse a vario titolo nei confronti della figlia di Wanna Marchi (la ex regina delle televendite non risulta indagata), dell'ex compagno e di Davide Ariganello, il factotum, sono autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le Fiamme Gialle hanno anche sottoposto a sequestro il locale.
Secondo la ricostruzione di inquirenti e investigatori, oltre alla somministrazione di bevande di pregio accompagnate da qualche piatto gourmet, i tre avrebbe offerto alla propria clientela sostanze stupefacenti nonché la possibilità di usufruire di prestazioni sessuali rese da escort, acquisendo da tali attività profitti illeciti, riciclati nell'attività commerciale.
Il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, oltre ad aver eseguito le misure degli arresti domiciliari, sta sottoponendo a sequestro per equivalente oltre 900mila euro, ritenuti il provento dell'auto riciclaggio. Le indagini, che hanno portato anche a mettere i sigilli al locale, sono partite dagli accertamenti su Segnalazioni per Operazioni Sospette per l'approfondimento di ipotesi di riciclaggio.
Un cliente del giro di prostitute e droga, che ruotava attorno al locale milanese, poteva arrivare a spendere fino a 70mila euro e le escort, che sarebbero state reclutate da Stefania Nobile e dall'ex compagno Davide Lacerenza, erano spesso poco più che maggiorenni. Sono dettagli delle indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano, coordinate dall'aggiunta Bruna Albertini e dalla pm Francesca Crupi, che hanno portato all'ordinanza di arresti domiciliari.
Il costo delle serate a base di champagne, cocaina ed escort, andava comunque dai 3mila ai 10mila euro e uno dei clienti più assidui e facoltosi in tre anni e mezzo, dal 2020 al settembre 2023, ha versato oltre 641 mila euro. E' quanto emerge dall'ordinanza con cui il gip Alessandra Di Fazio ha disposto i domiciliari per Stefania Nobile, Davide Lacerenza e una terza persona. E proprio i versamenti delle ingenti somme sui conti riconducibili a Lacerenza con causale "champagne" hanno destato sospetti e fatto partire gli accertamenti della finanza e della Procura milanese.