E' stata, quindi, sostanzialmente accolta la richiesta della Procura generale. Il rappresentante dell'accusa aveva sollecitato l'annullamento della prima sentenza di appello perché i due fratelli "erano consapevoli delle conseguenze dei loro colpi, estremamente violenti, inferti con tecniche di lotta Mma contro punti vitali, su un corpo particolarmente esile come quello di Willy", ha detto il sostituto procuratore generale Marco Dall'Olio chiedendo la revoca delle attenuanti. Durante il pestaggio, ha sottolineato il sostituto procuratore generale di Cassazione, "Willy riceve almeno due colpi potenzialmente mortali, dopo il primo colpo riesce ad alzarsi ma nuovamente viene colpito ancora per 40-50 secondi di follia".