In seguito a un problema al motore, i tre occupanti avevano lanciato l'allarme ed erano stati recuperati al largo di Anzio abbandonando l'imbarcazione alla deriva
E' stata chiarito il mistero dello yacht fantasma a Fregene. L'imbarcazione si era arenata sulla spiaggia della località laziale domenica pomeriggio tra lo stupore generale: nessuno a bordo e il motore acceso, era finita spiaggiata nella località balneare. A risolvere il giallo dell'unità da diporto, "Carpe Diem", è stata la Capitaneria di porto: lo yacht aveva avuto un'avaria e le tre persone a bordo sono state tratte in salvo, mentre il natante è andato alla deriva.
La Capitaneria di porto di Roma ha spiegato che, dopo una serie di riscontri, ha potuto precisare cosa sia successo. Lo yacht era partito da Santa Marinella per raggiungere Marsiglia ma, durante il viaggio, i tre occupanti avevano lanciato un messaggio di soccorso per un'avaria ed erano stati recuperati a circa 70 miglia al largo di Anzio da un traghetto adibito a trasporto passeggeri, l'Excelsior, che ha poi provveduto a sbarcarli, in "ottime condizioni di salute", nel porto di Genova. Il salvataggio è avvenuto il 15 ottobre.
La barca era poi stata lasciata andare alla deriva e quindi si era arenata. La Capitaneria di porto di Roma è subito intervenuta per rimuoverla ed evitare inquinamento o danni. In seguito al rinvenimento di alcuni documenti e scontrini a bordo, una mirata attività di accertamenti ha cercato di comprendere gli ultimi giorni dell'imbarcazione, ricostruendone gli spostamenti.
Le operazioni di recupero del natante sono intanto state completate. L'ordine di rimozione d'ufficio è stato dato alla Semarpo, società concessionaria del servizio di rimorchio che, coadiuvata da Mtm, specializzata nelle operazioni subacquee, sotto la supervisione del comandante dell'Ufficio locale marittimo di Fregene e dell'equipaggio del battello B151 della Guardia costiera, ha messo in sicurezza il mezzo e avviato il rimorchio verso la darsena fi Fiumicino. Si è accelerato il recupero per l'avvicinarsi di condizioni meteo avverse e per scongiurare il rischio inquinamento per la presenza del carburante a bordo. La proprietà dovrà farsi carico degli oneri di recupero.
L'estate scorsa uno yacht si era schiantato sugli scogli di Porto Cervo, in Sardegna, e l'imprenditore tedesco a bordo era morto poco dopo. Un altro grave incidente si era verificato al largo dell'Isola del Giglio, dove un motoscafo travolse una barca a vela.