Esclusa la premeditazione. Delusione tra i parenti della 23enne ucraina. Il cadavere era stato ritrovato dagli investigatori in un trolley, a pochi chilometri di distanza dal luogo dell'omicidio
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La Corte d'Assise di Mantova ha condannato a 20 anni Dumitru Stratan, il 35enne moldavo accusato di avere ucciso l'ex fidanzata Yana Malayko. La 23enne ucraina fu soffocata la notte del 20 gennaio 2023 a Castiglione delle Stiviere, nell'appartamento abitato dalla sorella dell'assassino, dove era stata attirata con la scusa del cane che stava male. Il verdetto è arrivato dopo tre ore di camera di consiglio. La Corte ha escluso la premeditazione, che aveva spinto il pm a chiedere l'ergastolo. Delusione tra i parenti della vittima, che si erano presentati al Palazzo di Giustizia di Mantova con striscioni che chiedevano "giustizia per Yana".
Stratan aveva confessato di aver ucciso la sua ex la mattina successiva al delitto. Il corpo della giovane però era stato ritrovato soltanto dieci giorni dopo, in una strada sterrata di Lonato, in provincia di Brescia, a pochi chilometri di distanza da Castiglione. L'omicida non ha mai rivelato dove avesse nascosto il cadavere. A individuarlo, avvolto nel cellophane all'interno di un trolley, sono stati gli investigatori.
Prima di essere uccisa, nella sua casa, la donna aveva trascorso la serata con il fidanzato Andrej. Era stato lui, raccontò all'epoca dei fatti, ad accompagnare Yana a casa dopo aver guardato un film insieme. Proprio con la scusa del cane malato Dumitru l'aveva convinta a rientrare. Poi, l'orrendo delitto. La donna era stata uccisa con diverse sprangate al volto e poi soffocata con un cuscino.