© ufficio stampa | Castello di Casole
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Basta la parola “castello” per evocare meraviglie, fiabe e avventure. E in effetti è proprio così.
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Nel cuore della Toscana, in provincia di Siena, molti antichi edifici ospitano oggi meravigliose realtà all’insegna del buon bere e del ben mangiare. Ecco due esperienze da non perdere assolutamente in altrettanti castelli toscani, una a base di cucina a km 0 e l’altra incentrata sul frutto delle vigne.
Castello di Casole
Immerso tra le dolci colline della splendida campagna toscana, il Castello di Casole che oggi ospita l’omonimo hotel del gruppo Belmond, è stato per lungo tempo la tipica tenuta agricola che invita a vivere a contatto con la natura. Originariamente castello medievale della nobile famiglia Bargagli ha successivamente destinato le sue terre alla coltivazione, trasformando l’imponente tenuta nel suggestivo scenario naturale di cui oggi possiamo godere. E proprio questa estate è tornato ad essere protagonista della sua vocazione originaria, grazie agli “Orti del Castello” che vogliono portare il concetto di dall’orto alla tavola ad un nuovo livello.
Con questo ambizioso progetto, Castello di Casole rafforza la sua vocazione agricola, in linea con la filosofia della sua offerta enogastronomica improntata alla ricerca di qualità totale e sostenibilità. L’iniziativa è stata progettata per far immergere gli ospiti nella vita rurale toscana. Gli ortaggi, la vasta selezione di erbe aromatiche, i frutti e i fiori eduli, coltivati all’interno della struttura, saranno utilizzati dall’Executive Chef Daniele Sera per una cucina stagionale e biologica. Infatti il cuoco che qui si trova dal 2011, abbraccia i valori di sostenibilità proponendosi come custode della biodiversità in cucina e portando avanti una costante ricerca del sapore autentico offerto dalla natura. Anche per i prodotti non dell’orto si affida a grandi produttori della zona, come ad esempio le carni di Simone Fracassi, da gustare sia al ristorante fine dining sia nell’altra grande novità di quest’anno, Castello Grill, luogo ideale per gustare pranzi deliziosi ammirando la splendida vista sulla valle accanto alla piscina, che recentemente ha ampliato i suoi spazi. Succulenti cheeseburger e hamburger con svizzere di chianine cotte sulla nuova griglia a carbone di Officine Gullor, deliziose bruschette, insalate e pizze sono ora disponibili ogni giorno per pranzo, per godere a pieno del concetto di ‘Villeggiatura italiana’ di Belmond – lente estati dettate da esperienze di puro dolce far niente.
Castello di Radda
Situata sulla collina che fronteggia a Est il borgo di Radda in Chianti, sotto il castello di Volpaia, l’azienda vinicola acquisita dalla famiglia Beretta nel 2003 con l'obiettivo di incrementare il loro interesse nel settore in cui erano già attivi con l'azienda storica di famiglia "Lo Sparviere", che produce le preziose bollicine di Franciacorta.
L'esposizione dei vigneti ruota da Sud-Est a Sud-ovest su terreni di medio impasto argilloso calcareo, con buona presenza di scheletro, particolarmente vocati per la coltivazione del Sangiovese e del Canaiolo.
Il progetto si concretizza con il recupero, in termini qualitativi, dei 45 ettari vitati e la costruzione di una grande cantina realizzata secondo il progetto dell'architetto Spartaco Mori.
Il profondo rispetto per il territorio e la sua gente ha suggerito la realizzazione di un edificio scavato nella dura roccia, completamente sotterraneo con un basso impatto ambientale ed energetico. La pietra a vista delle facciate, l'elegante sala degustazione di gusto italiano contemporaneo, i curatissimi giardini, il gazebo fiorentino in posizione dominante e l'ampio portico ricevono i visitatori in un luogo rilassante ed accogliente. Qui vengono organizzate degustazioni per ogni tipo di palato, da quelle base a quelle più raffinate, come ad esempio la Degustazione avanzata dei vini più pregiati di Castello di Radda” che si svolge con il confronto tra l'ultima annata di Chianti Classico DOCG, tre annate di Chianti Classico DOCG Riserva, un’annata del Cru Chianti Classico DOCG Gran Selezione "Vigna Il Corno" e un'annata del nostro Super Tuscan Guss.
Di Indira Fassioni