Il giovane talento italiano acclamato a livello internazionale grazie ai suoi piatti stellati
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Alessandro Negrini arrivò per la prima volta a “Il luogo di Aimo e Nadia” ben prima del 2005, quando iniziò poi la sua lunga collaborazione in cucina con Fabio Pisani. Dopo essersi diplomato alla scuola alberghiera di Sondrio, infatti, lo chef iniziò a girare l’Italia e l’Europa: Saint Moritz, Punta Ala, Ginevra e Canneto sull’Oglio. A “Il luogo di Aimo e Nadia” ha deciso, insieme a Fabio Pisani, di costruire il futuro della nuova generazione del ristorante. Due chef, due stelle: “Il luogo di Aimo e Nadia” vanta non una, infatti, ma ben due stelle Michelin, ma anche due forchette del Gambero Rosso e tre cappelli L’Espresso. Alessandro Negrini e Fabio Pisani insieme hanno anche vinto il premio come Miglior Chef a Identità Golose nel 2014 e lavorato duramente per permettere a “Il luogo di Aimo e Nadia” di entrare a far parte dell’associazione Relais & Châteaux.
Qual è la prima cosa che fai la mattina quando ti alzi?
Do un bacio a mio figlio.
Quando inizia la tua giornata tipo e quando finisce?
Inizia la mattina con il bacio e finisce… Il giorno successivo.
Un ingrediente di cui non puoi fare a meno?
L’olio Extra Vergine d’Oliva.
Qual è il primo piatto che ti ricordi di aver cucinato?
I pizzoccheri. Durante le vacanze di Natale del mio primo anno di scuola alberghiera, mio fratello maggiore mi accompagnò in un ristorante in montagna per fare la mia prima esperienza lavorativa. Nevicava, raggiungemmo il ristorante con le ciaspole. Allora ero piccolino di statura e quando mi videro, i proprietari mi chiesero se riuscivo per lo meno a raggiungere la stufa… E quella sera stessa cucinai insieme alla cuoca i miei primi pizzoccheri.
E quale ha avuto più successo?
Il Black Lemon, un dolce che nasce dai limoni, i veri limoni della Costiera siciliana, unici al mondo.
Descrivi la tua cucina in tre aggettivi.
Emozionale, allegra, rassicurante.
Se fossi un film, che film saresti?
“La Grande bellezza” di Paolo Sorrentino.
Se fossi una canzone, che canzone saresti?
“Wish you were here” dei Pink Floyd.
Qual è il giudice che temi di più?
Mio figlio.
Qual è il tuo ristorante preferito?
“Dal Pescatore” a Canneto sull’Oglio.
Qual è un tuo difetto?
Sono troppo allegro.
E un tuo pregio?
Sono molto allegro.
Cosa avresti fatto se non avessi fatto il cuoco?
Il comico.
Di Indira Fassioni