Il festival internazionale dedicato al mondo lattiero-caseario di qualità invaderà la cittadina di Bra dal 15 al 18 settembre
20 anni, 11 edizioni, 270 mila visitatori, 300 espositori, 23 nazioni: ecco i numeri di Cheese, il festival internazionale dedicato al mondo lattiero-caseario di qualità che dal 15 al 18 settembre invaderà la cittadina di Bra, in provincia di Cuneo.
Come dal 1997, Slow Food riunirà in Piemonte gli Stati Generali del Latte Crudo, cioè tutti quei caseari che continuano a produrre formaggi con latte non pastorizzato. Cheese si fa portavoce dei formaggi a latte crudo la cui produzione rispetta appieno le normative igienico sanitarie, e lo fa con conferenze (organizzate dalla Casa della Biodiversità su tematiche come il benessere animale, il binomio formaggi e salute e il cambiamento climatico), laboratori (35 fra Bra e Pollenzo, dove sarà possibile assaggiare e conoscere cibi e bevande), cene con chef italiani e internazionali (Appuntamenti a Tavola, presso l’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo) e un mercato: tutte iniziative che danno un forte segnale anche politico. Negli ultimi 20 anni, infatti, Cheese ha fatto tantissimo per far conoscere i formaggi con latte non pastorizzato e i formaggi naturali (prodotti, cioè, senza l’impiego di fermenti industriali e presentati nell’area Spazio Libero), formaggi i cui ingredienti principali sono l’autenticità del territorio, l’autoctonia delle razze e i saperi dei pastori.
«La verità è che la possibilità di produrre formaggi a latte crudo nel mondo è tutt’altro che scontata. Grazie alla battaglia che abbiamo condotto attraverso Cheese e alla determinazione dei francesi, per le istituzioni europee i formaggi a latte crudo sono ormai una realtà che non si mette in dubbio, anche se molti Paesi hanno una legislazione nazionale molto più restrittiva dei regolamenti UE. Ma nel resto del mondo, dagli Stati Uniti all’Australia, queste produzioni di eccellenza sono proibite, il nostro intento è far incontrare queste persone, creare una rete mondiale di appoggio politico, tecnico e magari anche economico per questi prodotti. Vogliamo estendere la liceità del latte crudo anche al di fuori dei paesi dell’Unione Europea», ha affermato Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e responsabile scientifico di Cheese.
Fra i 300 espositori pronti a conquistare Bra, non mancano dunque quelli che arrivano da molto lontano: il focus del 2017 sarà, infatti, sugli USA. Oltreoceano, dove fra i formaggi a latte crudo solamente i caci stagionati oltre 60 giorni possono essere venduti legalmente, Slow Food ha avviato ormai 10 anni fa il presidio dei formaggi americani a latte crudo. E così a Bra, non solo in Via Garibaldi ci saranno quattro stand dedicati ai prodotti provenienti dagli stati dell’Oregon, Vermont, Virginia e Wisconsin, ma sarà anche organizzato il laboratorio Raw in the USA, in programma per domenica 17 settembre dalle 18 alle 19, ora in cui la storia dei formaggi si intreccerà con quella delle birre.
Cheese 2017 presenterà anche una grande novità: si tratta di un’area patrocinata dalla Camera di Commercio di Torino e dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, chiamata foodMOOD e pronta a ospitare non solamente buyer internazionali, manche osti, chef, start-up e agenti della piccola e grande distribuzione. Accanto a questa novità, ci sono poi tutti gli ingredienti che hanno reso grande Cheese negli ultimi 20 anni: food trucks, street food, la Piazza della Birra e quella della Pizza.
Insomma, quella che Cheese sta organizzando non è solo una quattro giorni all’insegna del formaggio, ma una vera e propria festa, dove non serve invito, ma solo un po’ di spazio nello stomaco, per assaggiare e degustare.
CHEESE FESTIVAL
15-16-17-18 settembre 2017
Bra (CN)
di Indira Fassioni