CULTURA CULINARIA NIPPONICA

Guida Sushi Gambero Rosso, premiate 32 eccellenze

Nella nuova Guida Sushi 2025 segnalati 223 indirizzi per assaporare la qualità del cibo giapponese più famoso del mondo

27 Giu 2024 - 07:00
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Gambero Rosso celebra l’arte antica giapponese nella nuova edizione della Guida Sushi 2025: tra sushi bar, insegne fusion, fine dining, osterie, take-away e delivery, la Guida interpreta questo nuovo scenario con una selezione accurata dei migliori luoghi dove gustare il cibo giapponese più famoso al mondo, con 223 indirizzi di insegne che hanno investito in qualità e innovazione, tra sapori autentici, ma anche contaminazioni più moderne.

Combinazione perfetta tra le parole “su” (aceto) e “meshi” (riso), il sushi ha conquistato nel tempo i palati di tutto il mondo e torna a essere celebrata da Gambero Rosso nella nuova Guida dopo l’esordio nel 2021 e la pausa in questi anni di trasformazione dei ristoranti nipponici in Italia anche a causa della pandemia. “In questo volume ci sono tante storie di amore per la cultura nipponica, storie di giapponesi che hanno voluto trasmettere al nostro Paese la grande eredità gastronomica di cui sono testimoni e storie di italiani, folgorati dal fascino della cucina del Sol Levante. La nostra selezione cerca di evidenziare le esperienze di eccellenza incentrate intorno al sushi” spiega Pina Sozio, curatrice della Guida.

Le Tre Bacchette

Sono 32 le insegne di eccellenza che offrono le migliori proposte di sushi lungo tutto lo stivale: la maggior parte si concentra a Milano, da sempre città aperta alle influenze internazionali e oggi capitale della cucina giapponese in Italia, una delle prime città nel nostro Paese ad aver accolto i ristoranti nipponici. A partire dalla celebre insegna Poporoya, da cui parte la storia del sushi a Milano nel 1989, con lo chef Hirazawa Minoru, detto Shiro, che pian piano è riuscito a vincere la ritrosia degli italiani per una cucina allora misteriosa. Si rivelano una grande sorpresa, invece, regioni come la Puglia e la Campania, più legate alle tradizioni mediterranee e che invece hanno assistito negli ultimi anni a un incremento significativo di ristoranti che offrono specialità giapponesi, spesso reinterpretate con un tocco locale.

Premio Speciale I Maestri del Sushi

È un riconoscimento alla carriera dei più grandi chef che hanno fatto scuola in materia di cucina giapponese: la Guida celebra 8 grandi nomi, con due nuovi ingressi, accanto agli storici milanesi già premiati nella prima edizione: Francesco Preite di Moi Omakase a Prato, un ambiente intimo ed elegante dove assaporare una fantastica cucina nipponica che ha trasformato la cittadina toscana in un punto di riferimento per gli amanti della tradizione giapponese in Italia; Ignacio Hidemasa Ito di Otoro81 a Napoli, protagonista di un vero e proprio polo del cibo e del benessere distribuito in 1200 metri quadri nel centro della città con una cucina fusion di altissimo livello.

Gli altri Maestri del Sushi premiati di Milano sono Haruo Ichikawa di Ichikawa, Masashi Suzuki di Iyo Omakase, Hirazawa Minoru di Poporoya, Ikeda Osamu di Shiro Poporoya, Wicky Priyan di Wicky’s Innovative Japanese Cuisine e Yoshinobu Kurio di Yoshinobu.

I Premi Speciali

Il Premio Speciale per la novità dell’anno, con sponsor Mundi Riso, è stato assegnato ad Azabu10 a Milano, in zona Bicocca, aperto nella primavera del 2023, dal trentenne Gianluca Arcieri, un tributo al pesce crudo, cotto e soprattutto frollato.

Due Premi Speciali per la valorizzazione del sake, con sponsor JFC: il primo è andato a Sakeya di Milano, uno dei templi italiani del sake con più di 150 etichette provenienti da 47 differenti prefetture e un menù con piatti di livello in abbinamento ai distillati ideati dallo chef Masaki Inoguchi, detto Masa, mentre il secondo a Hiromi - La Maison a Roma, nuovo progetto di una famiglia imprenditoriale che conta già diverse insegne di cucina e pasticceria nipponica in città e che propone una selezione di oltre 160 etichette di sake, cui si aggiunge anche un’interessante proposta di pairing con i cocktail, tra signature e classici.

Il Premio al miglior servizio di sala è stato assegnato a Umi di Salerno, tra le eccellenze con le Tre Bacchette, locale dagli arredi minimal chic, ispirato alle locande nipponiche rivisitato in chiave elegante e moderna che offre un servizio professionale e attento per gustare una cucina tradizionale giapponese di qualità; mentre per la miglior proposta di bere miscelato è il Moon Asian Bar di Roma a trionfare, sul bellissimo rooftop dell’Hotel Valadier, il locale ideale per una sosta di gran classe per una cena, ma anche un aperitivo con una bella drink list, che propone tanti classici, ma anche diversi signature in chiave asiatica.

Di Indira Fassioni

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