Ricorrenze gustose

Hamburger Day: oggi si celebra il panino più amato al mondo

Il 28 maggio ricorre l’Hamburger Day, la giornata dedicata all’iconico panino, che negli anni è passato da simbolo del fast food a trasformazioni gourmet e vegane

28 Mag 2020 - 07:00
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© Ufficio stampa  | One million burger - Hamburgeria BIF    -   Catania
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Anche l’hamburger ha la sua giornata dedicata: si celebra oggi 28 maggio l’Hamburger Day, dedicato al panino famoso in tutto il mondo, che si può assaggiare nei fast food e nei mercati di street food, con condimenti classici ma anche in versione vegana.

Ma non solo: nel tempo, l’evoluzione dell’hamburger è stata molto rapida, diffondendosi anche nelle cucine dei ristoranti di alto livello, tanto da arrivare a farne delle versioni stellate.

Ma come nasce l’hamburger? La leggenda narra che era lo street food preferito dai marinai del porto di Amburgo all’inizio del XIX secolo (da qui il nome), che partì poi con gli immigrati tedeschi verso gli USA; all’inizio fu una semplice polpetta di carne in mezzo al pane ma, intorno al 1920, si racconta che un giovane cuoco inserì una fetta di formaggio all’interno dell’hamburger. Da lì, nacque il cheeseburger.

Dal classico cheesburger, al gourmet, fino al “raw burger”: oggi sono ormai moltissime le varianti disponibili sul mercato, destinate a consumatori che possono fare scelte alimentari differenti, anche più sostenibili. Per questo motivo, l’hamburger fa parte di una delle pietanze più ordinate a domicilio: durante il lockdown italiano, infatti, gli hamburger sono stati il secondo piatto più ordinato, solo dopo la pizza.

Le tipologie preferite? Il classico hamburger, seguito da cheesburger, double cheesburger, chicken burger, bacon cheeseburger e le varianti vegane, che crescono del 13% degli ordini. Milano è la città che predilige gli hamburger, seguita da Roma, Cagliari, Bologna, Firenze, Monza, Bergamo, Bolzano, Busto Arsizio e Modena.

E'presente nelle grandi catene e nei ristoranti gourmet, dove chef di fama mondiale hanno trasformato l’hamburger in un vero e proprio piatto concettuale. Ad esempio, al ristorante South of Houston a L’Aia, si può assaggiare l’hamburger più costoso del mondo, quello dello chef Diego Buik: è composto da astice marinata in un infuso di gin, caviale, foie gras, tartufo, carne giapponese Waygu e Black Angus, formaggio Remeker, prosciutto iberico, il tutto condito con una salsa con vaniglia del Madagascar, soia, zafferano e caffè Jamaica Blue Mountain. E se non bastasse, il pane è ricoperto con una foglia d’oro da 24 carati. L’hamburger ha il costo di 2000 dollari.

Per quanto riguarda l’Italia, è il “One million burger” il più caro: costa 90 euro, è ricoperto da foglie d’oro 24 carati e contiene tartara di filetto di fassona piemontese, lattuga nostrana affumicata, datterino giallo di Sicilia scottato, nocciole del Piemonte tostate, crema di gorgonzola blu del Monviso, cipolla rossa di Tropea marinata al barolo chinato, maionese handmade al tuorlo d’uovo bio, oltre ad essere aromatizzato al tartufo nero. Viene servito all’hamburgeria BIF, nel centro storico di Catania.

All’Honky Tonk di Londra, viene servito il Glamburger, composto da 220 gr. di macinato Kobe e cervo della Nuova Zelanda, cuore di tartufo nero e brie, sale dell’Himalaya affumicato, astice canadese, foglie d'oro, zafferano iraniano, sciroppo d’acero, pancetta, caviale Beluga, uovo di anatra affumicato, maionese e tè verde giapponese. Il prezzo è di 1.400 euro.

Sul fronte vegano, è Mark Post della Maastricht University e fondatore della Mosa Meat, a infrangere le barriere della sperimentazione culinaria, realizzando nel 2013 un hamburger con carne artificiale prodotta da cellule staminali di manzo. Costo 250.000 euro e peso di appena 150 grammi. Nel frattempo i ricercatori stanno lavorando ad industrializzare il complesso processo produttivo, per riuscire a portare sul mercato di larga scala questo tipo di hamburger.

Per festeggiare questo Hamburger Day, a Milano, Willy’s Burger ha ideato il “Love Burger”, un veggie burger con pane rosso alla barbabietola, burger alla barbabietola, crema di formaggio, cavolo cappuccio rosso, jalapenos, avocado, salsa blu homemade e sesamo nero.

Anche il Noma di Copenaghen, ristorante due stelle Michelin, tre volte migliore al mondo nella classifica 50 Best Restaurants, si è convertito in “Burger Bar” per il periodo di lockdown. Noma Cheeseburger e Veggie Burger, con patatine e pane appena sfornati dei soci del Gasoline Grill, e da bere vino al bicchiere, con possibilità take away.

Per gli amici a quattro zampe, è possibile ordinare il menù “Dog Lover” di Bun Burgers ad Arese (Milano), disponibile con consegna a domicilio. Vi arriverà un hamburger 100% bovino, cotto sulla piastra senza aggiunta di sale e sminuzzato in più parti, come fossero degli straccetti di carne. Al posto del pane, viene servito un biscotto per cani.

E, per restare sul classico in tema fast-food, c’è sempre McDonald’s (che quest’anno festeggia 80 anni di carriera) e il suo Gran Crispy McBacon, con due hamburger di carne 100% bovina da allevamenti italiani, cheddar, bacon e salsa Crispy.

Ma quali sono le regole per preparare un buon hamburger?

-  Utilizzare carne mista, 80% manzo e 20% suino;

-  Una volta messo sulla piastra, non premere il patty e attendere che si stacchi da solo dalla superficie di cottura prima di girarlo;

-  Utilizzare un pane adatto e di buona qualità, che non si rompa;

-  Tagliare il panino in due e farne tostare le superfici interne;

-  Non utillizzare salse troppo liquide nel primo strato, al fine di non inzuppare troppo il pane;

-  Misurare la temperatura interna della carne per definirne il grado di cottura desiderata (al sangue 50-55 °C, media cottura 56-65°C e ben cotta 66-70°C);

-  Lasciarlo riposare qualche minuto subito dopo la cottura.

Di Indira Fassioni

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