Non è il solito prosciutto e melone - Foto Lorenza Mercuri
Non è il solito prosciutto e melone - Foto Lorenza Mercuri
Un luogo speciale ispira le creazioni realizzate con eccellenti materie prime protagoniste dei suoi piatti, un ristorante che domina il cielo di Milano
Non è il solito prosciutto e melone - Foto Lorenza Mercuri
Non è il solito prosciutto e melone - Foto Lorenza Mercuri
Accomodandosi ad uno degli eleganti tavoli del Mi View Restaurant si scorge che il cielo è blu sopra Milano. Sì, poiché il nuovo ristorante sito al ventesimo piano della Torre WJC di Milano, offre una bellissima vista dello splendido panorama meneghino che solo la montagna e la città di Milano sono in grado di regalare.
Sono i “viaggi gastronomici” dell’Executive Chef Cristian Spagnoli, membro della Nazionale Italiana Cuochi fino al 2017, Cuoco dell’anno 2013 ed Executive Chef del Romantik Hotel Relais Mirabella di Clusane d’Iseo in Franciacorta.
Tre percorsi di degustazione che rappresentano veri e propri “racconti” concettuali, composti da pietanze in grado di raccontare l’eccellenza enogastronomica italiana, volti ad esaltare le eccellenti materie prime protagoniste delle sue creazioni, selezionate con cura tra alcune delle aziende agroalimentari appartenenti al network Artigiano in Fiera e acquistabili sul portale Artimondo.
Fin dall’entrée chef Spagnoli ci sorprende, presentandoci un Salmone glassato al lampone, tartare di capasanta e Oyster sauce. Un omaggio delicato e non ingombrante, che lascia il palato non stressato e pronto per la portata successiva, l’inizio del “viaggio” che ci propone la cucina.
Si parte, così, da “Nord Sud Ovest Est”, il primo percorso che prevede 11 tappe regionali : si tocca la Sicilia, con il Pane da farina Perciasacchi e sorbetto all’extravergine, si passa alla Campania con la Degustazione di alici di Menaica con gelato al cioccolato di Modica, e si finisce anche in Emilia Romagna, con una sorta di reinterpretazione dai profumi d’Oriente del Cappelletto di Bologna in brodo di dashi, miso e katsuobushi. Anche un classico come il Prosciutto e melone viene proposto in una chiave diversa, qui con una doppia cialda con bonbon al paté di fegato.
“Nulla è come sembra” è il secondo percorso, che gioca sulle consistenze, sulla resa estetica e sulla combinazione originale di pregiate materie prime. Ciò avviene nel fantastico “La patata che si crede un’oliva”, coraggioso e magnifico allo stesso tempo, in cui chef Spagnoli decide di servire una patata della Sila marinata nell’aceto di Modena e affumicata con una gelatina alle olive taggiasche. Un piatto che potrebbe sembrare semplice, ma che, invece, spinge e provoca le papille dei commensali più esigenti, ma che crea un gioco di consistenze assoluto, funzionando alla perfezione.
Anche lo Spaghetto dell’orto lombardo è una sfida tra chef e cliente: sì, perché in realtà la pasta in questione non è altro che uno spaghetto di zucchine con caviale di Pandino. Tra i secondi, da segnalare La ricciola a Pantelleria, cotta in olio cottura all’origano, con la sua tartare e spuma di cappero di Pantelleria, con quella nota di nocciola che fa la differenza. Se poi capita che sia uno dei vostri pesci preferiti, il gioco è fatto. Ma la massima esplosione di sapori arriva con Il maialino sprint, che consiste in un filetto di maiale brado di Norcia, cracker con salame corallina e salsa senapata all’uva spina.
Infine, c’è anche “Bosco e riviera”, il percorso più veloce, composto da 5 portate estrapolate dagli altri viaggi, con l’aggiunta speciale di un Risotto Carnaroli veneto con miele del Lario, fichi e noci piemontesi.
Anche i dessert che completano i menù sono all’altezza dei viaggi culinari proposti da Mi View. Sono stati ideati dal Pastry Chef Domenico Peragine, che ha inserito interpretazioni deliziose come La Signora Mela (mela e caramello, fava tonka, confettura di mandarino e cannella, foglie croccanti, stecco al cacao), In cima al Montebianco (castagna con cuore di liquirizia, nocciola, gelato al Baileys) e Omaggio a Milano (riso dolce allo zafferano, velo di lampone, gelato al fiordilatte, chips al sesamo).
L'offerta del pranzo “Vista Milano” è stata recentemente aggiornata e strizza l’occhio alla semplicità e alla tradizione con un menù che varia settimanalmente, mantenendo fissi alcuni piatti come L’hambuger sbagliato (krapfen salato con vitello, spianata calabra e bufala) e lo Spaghetto 4P (quattro tipologie differenti di pomodori italiani e basilico).
Una nota di merito va al servizio in sala e in particolare alla maître e sommelier Monica Angeli.
La sua grande professionalità e i suoi abbinamenti, scelti da una carta dei vini che spazia tra oltre 300 etichette italiane ed estere, sono state vivamente apprezzate.
A seguito del nuovo DCPM, si confermano i pranzi infrasettimanali dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 15.30.
Inoltre, sono state introdotte alcune novità pensate apposta per il weekend: nei pranzi del sabato e della domenica entra in carta, infatti, un nuovo percorso “In Famiglia”, che affianca altri due percorsi più complessi e strutturati come “Nulla è come sembra” e lo stagionale “Il Nostro Autunno”.
Il cliente può anche personalizzare il proprio menù con sole 2 portate.
Per i più piccoli, è stato creato un “mini percorso” che comprende: Spaghetto al Pomodoro, hamburger con patate e gelato come dessert.
È attivo anche il servizio delivery per la cena nel weekend: è possibile scegliere una selezione di portate dai menù “Viaggi gastronomici”, oltre che i cocktail, i vini in bottiglia e le birre. Gli ordini vanno effettuati ogni venerdì, sabato e domenica, entro le ore 18 via mail a info@miview.it. La consegna avviene su Milano e hinterland
Il Mi View Restaurant ha tutte le carte in tavola per diventare un nuovo angolo di paradiso a Milano. E si sa che dall’alto si può vedere il cielo da un’altra prospettiva, per guardare al futuro in modo migliore.
Di Indira Fassioni