© UFFICIO STAMPA
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Si celebra oggi la giornata dedicata all’Oro Verde del Mediterraneo: idee, ricette e utilizzi di questo frutto secco in cucina e in pasticceria
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Un piccolo gioiello di bontà in equilibrio tra dolce e salato: stiamo parlando del pistacchio, lo spuntino “spezzafame” tra i più amati al mondo, che si celebra il 26 febbraio di ogni anno nel World Pistacchio Day. Ricco di fibre, acidi grassi, antiossidanti, vitamine e sali minerali come potassio, calcio, rame, zinco e ferro, vitamina B6, fosforo e tiamina, il così detto Oro Verde del Mediterraneo è uno degli ingredienti più versatili in cucina, adatto sia per ricette salate che dolci. Ogni frutto contiene solo 3 o 4 calorie e ha proprietà diuretiche, anticolesterolo e antinfettive.
Quando nasce il pistacchio
Dal greco Pistàkion, il pistacchio è una pianta originaria del bacino Mediterraneo orientale (Persia, Turchia) i cui semi venivano coltivati per l’utilizzo in pasticceria e per aromatizzare gli insaccati di carne. Considerato già ai tempi un frutto prezioso, era coltivato anche dagli antichi ebrei, nel 7000 a.c. La parola “pistacchio” compare per la prima volta nell’Antico Testamento e successivamente nella Genesi.
Fu portato in Italia dai Romani e, in seguito, diffuso nel brontese dagli Arabi, quando strapparono la Sicilia ai Bizantini, che trovarono l’habitat perfetto per uno sviluppo rigoglioso e peculiare nel territorio alle pendici dell’Etna. A conferma di ciò, basta considerare l’affinità etimologica del nome dialettale dato a questo frutto col corrispondente termine arabo: “frastuca” (il frutto) e “frastucara” (la pianta) derivano, infatti, dai termini arabi “fristach”, “frastuch” e “festuch”, derivati a loro volta dalla voce persiana “fistich”.
La varietà italiana coltivata a Bronte è una tra le più pregiate ed è tutelata dal marchio Dop. La specie ha avuto particolare sviluppo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento nelle province di Caltanissetta, Agrigento e Catania. In quest’ultima, ai piedi del vulcano Etna, nel territorio di Bronte, conobbe la massima espansione, tanto che nel 1860 interi pascoli e terreni incolti furono trasformati in pistacchieti e il pistacchio divenne il fulcro di tutto il sistema agricolo ed economico dell’area.
La sua definizione di “Oro Verde” del Mediterraneo deriva, oltre che dal colore verde smeraldo, per le caratteristiche organolettiche derivate da un microclima irripetibile altrove, che ne fanno un frutto d’alto pregio, eccellente per dimensioni e sapore rispetto ai pistacchi provenienti da Grecia, Medio Oriente, California o Argentina.
Idee, ricette e bontà per celebrare la Giornata Mondiale del Pistacchio
Il Tiramisù al pistacchio del bakery chef Fabio Tuccillo
Il Bakery chef Fabio Tuccillo della Tuccillo Bakery di Marigliano (Na), celebra la Giornata Mondiale del Pistacchio con una sua originale creazione: il Tiramisù al pistacchio. Da un’intuizione del Bakery chef, appassionato di questo frutto prezioso, nasce la variante “in verde” di uno dei dolci più amati, realizzato con una base di mascarpone variegato al pistacchio. Insaporito da una delicatissima bagna al sapore di pistacchio, il Tiramisù è arricchito con una crema spalmabile artigianale, che lo rende ancora più goloso. L’elemento croccante è costituito infine da una granella di pistacchi tostati, che esalta il gusto del dolce e gli conferisce un profumo inconfondibile.
Le delizie di Pasticceria Morè
Pasticceria e gelateria artigianale di Soverato (Cz), situata a due passi dal mare in un ambiente elegante e rinnovato che da 52 anni porta avanti l’alta qualità senza compromessi, inserita nella Guida Pasticceri & Pasticcerie 2023 Gambero Rosso e tra i Migliori Gelati d’Italia della 50 Top Italy Pasticcerie 2023. Per il World Pistacchio Day propone due delizie realizzate dai fratelli pastry chef Fiorella e Antonio Staglianò: si tratta di Penelope, una financier monoporzione al pistacchio, gel di lamponi, chantilly alla vaniglia, namelaka al pistacchio, glassa rocher al pistacchio. La materia prima viene processata interamente da zero: i pistacchi sgusciati arrivano direttamente da Gianluca Russo, produttore consorziato di Bronte e, in seguito, vengono tostati e raffinati dai pasticceri di Morè. Da provare anche la Granita al pistacchio di Morè, dedicata ai veri amanti dell’Oro Verde, realizzata con pistacchi di Bronte Dop che vengono tostati direttamente dai pasticceri e la crema spalmabile al pistacchio homemade, il cui colore verde brillante non deriva dall’utilizzo di coloranti, ma dalla capacità di tostatura e asciugatura del frutto.
La crema spalmabile di Fabbri 1905
Per festeggiare il World Pistacchio Day, non c’è di meglio che decorare qualche dolce speciale con la crema spalmabile al pistacchio di Fabbri 1905, affondando il cucchiaino nella golosità al pistacchio. La crema di Fabbri 1905 è “pistacchiosa” all’ennesima potenza, grazie all’attenzione e alla sapienza con cui l’azienda segue tutto il processo di produzione, inclusa la delicata fase di tostatura per ottenere un prodotto d’eccellenza, dalla consistenza e sapore eccezionali, che esalta al meglio gusto e profumo intrinsechi del pistacchio.
Ricetta: Torta soffice al pistacchio di Pistì
Ingredienti:
125 g burro
4 uova
150 g zucchero
150 g pistacchio
80 g farina 00
1 bustina di lievito
Per guarnire: Crema Pistì q.b.
Granella di pistacchio Pistì qb.
Procedimento:
Tenere fuori il burro dal frigo per farlo ammorbidire oppure scioglierlo a bagnomaria o in microonde. In una ciotola mettere burro e zucchero e montare con le fruste per qualche minuto. Aggiungere le uova, continuare a montare, poi la farina fino ad ottenere un impasto omogeneo. A parte prendere un mixer dove andremo a tritare finemente i pistacchi. Riprendere l’impasto ed inserire i pistacchi tritati girando nuovamente con le fruste ed infine il lievito.
Amalgamare il tutto e versare in uno stampo imburrato e infarinato in forno a 180° per 35 minuti. A fine cottura uscire la torta dal forno e lasciarla raffreddare per circa un’ora. Estrarla dallo stampo e adagiarla su un piatto. Prendere un barattolo di crema Pistì e scioglierlo a bagno Maria. Ricoprire la torta in superficie con la crema ed infine spolverare con granella di pistacchio. Lasciare riposare altri 10 minuti per far asciugare un pochino la crema. Aggiungere la granella di pistacchio Pistì.
Da abbinare al pistacchio: Spumante Durello dell’azienda agricola Cavazza
Storica realtà dal 1928, sita tra Gambellara e i Colli Berici nel vicentino, Cavazza ha deciso di intraprendere un importante progetto di rebranding che fosse in grado di comunicare tutta la passione e l’attaccamento al territorio che le quattro generazioni che si sono susseguite nell’ultimo secolo hanno potuto esprimere nei loro vini. Un’azienda che è stata pioniere nelle due denominazioni e che oggi con grande orgoglio è portavoce dell’alta qualità che questi due territori possono dare. Il Lessini Durello DOC Brut Millesimato nasce nelle colline vulcaniche della Lessinia, di cui mineralità e sapidità ne sono chiara espressione. Interpretazione moderna di un vitigno autoctono, l’uva Durella, coltivata da secoli sulle colline. Di colore giallo verdolino brillante e perlage persistente, all’olfatto offre note agrumate e una leggera nota idrocarburica, al palato è fresco, minerale con leggere note floreali.
Di Indira Fassioni