Il buon paese

Amaro Cascinazza: una tradizione che continua

20 Mag 2015 - 09:58

      amaro cascinazza
    © tgcom24

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amaro cascinazza

Nel 2008 viene realizzato il primo micro birrificio italiano gestito interamente da monaci. Questo tipo di lavoro si inserisce nel solco di una ricca e antica tradizione che, fin dal medioevo, ha visto molte abbazie, soprattutto del nord Europa, come luoghi importanti di produzione di questa bevanda. Ora, continuando sulla scia della tradizione, che ha visto proprio nei monasteri la nascita dei primi orti con piante officinali, e grazie anche al prezioso supporto e incoraggiamento di amici enologi e sommelier, si è deciso di intraprendere una nuova avventura realizzando un amaro digestivo alle erbe.

È questo un prodotto che ha richiesto molti mesi di preparazione e vari esperimenti per giungere alla messa a punto di una ricetta che, pur avendo un grado alcolico contenuto (solo 21 % vol.), riesce ad esprimere una ricchezza aromatica, un equilibrio ed un profumo estremamente interessanti. La scelta bilanciata delle erbe, i mesi di maturazione e l'assoluta naturalità delle materie prime rendono l'Amaro Cascinazza un prodotto “vivo” che evolve e si affina nel tempo.

L'amaro Cascinazza è il risultato di una sapiente miscelazione di erbe aromatiche e piante officinali. Il processo di distillazione ed infusione, unito ad un adeguato periodo d'invecchiamento, lo rendono un liquore raffinato e morbido. La genuinità e la naturalità degli ingredienti permettono di gustare un prodotto che evolve e si affina nel tempo. Il retrogusto aromatico e persistente lo rendono un ottimo digestivo da fine pasto. Piacevole anche con ghiaccio, o con scorza d'arancio candita ricoperta di cioccolato bianco.

SCHEDA TECNICA

ANALISI VISIVA: colore ambrato brillante, quasi scorza d'arancia candita, con riflessi verde oliva.

ANALISI OLFATTITA: al naso è intenso, fine, aromatico e complesso, con sentori fruttati di scorza d'arancia amara, artemisia, aneto e chiodo di garofano. Presenti anche sentori di anice stellato, cardo e balsamici di resina di pino.

ANALISI GUSTATIVA: al palato si presenta inizialmente molto morbido, quasi oleoso, caldo e di buona struttura alcolica, ma dopo qualche secondo si avvertono sentori di Bitter che accentuano una nota aspra di scorza d'arancia amara e pompelmo.

Grande persistenza e finezza prolungano i sentori avvertiti per diversi minuti, non si puo' parlare di equilibrio in quanto il sentore amaro in netta evidenza va a coprire la dolcezza percepita inizialmente e dovuta alla presenza di glicerina, alcool e zuccheri.

ABBINAMENTI: Da consumare a fine pasto da solo o con ghiaccio o in abbinamento a scorze d'arancia candite ricoperte di cioccolato bianco.

Ideale come aperitivo insieme a selz e vino bianco o vermouth nella preparazione dei seguenti cocktail:
MANATTAN: Vermouth rosso, Whisky di segale, Amaro dei monaci oppure Aperol, Whisky di segale, Amaro dei monaci e goccia di lime

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