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Uno degli ortaggi più antichi e caratteristici del Salento, in Puglia, diffuso anche in altre parti del sud Italia. Nonostante la coltivazione di questo bulbo si adatti a diversi terreni e condizioni climatiche, i lampascioni rimangono tutt'oggi poco conosciuti e utilizzati nelle cucine italiane. Il muscari comosum – come conosciuto in botanica – era già noto ad Egizi e Greci e nel I secolo a.c. il famoso medico Galeno ne aveva già riconosciuto le proprietà diuretiche, lassative e depurative.
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Il prodotto e il suo territorio
Il lampascione, detto anche cipolla canina o giacinto dal pennacchio è una pianta erbacea della famiglia delle Liliaceae le cui infiorescenze presentano il caratteristico colore viola acceso, diffusa maggiormente nelle zone a clima mediterraneo. Comunemente il termine viene usato per definire il bulbo globuloso di questa pianta simile ad un cipollotto, consumato in particolar modo in Italia in Puglia e Basilicata e dal caratteristico retrogusto amarognolo. Esistono 50 varietà di lampascione di cui 7 sono presenti nel nostro territorio che vede nel Salento la regione dove la tradizione gastronomica legata al lampascione è più radicata. Il lampascione è inserito nell'elenco dei P.A.T. di Puglia e Basilicata e protagonista della festa popolare della Madonna dei Lampascioni che si tiene a fine Marzo ad Acaya, frazione di Vernole, nonché ispiratore della Confraternita del Pampascione.
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Proprietà salutari
Il lampascione possiede indiscutibili proprietà benefiche per l'organismo poiché oltre alla fibra contenuta nell'alimento, questi bulbi sono ricchi di flavonoidi, componenti sulfurei con potenzialità antitumorali, potassio, calcio e fosforo ed altri preziosi Sali minerali. Ai lampascioni vengono riconosciute inoltre proprietà lassative e diuretiche oltre che digestive: la presenza di mucillagini li rende infatti ottimi per la salute intestinale. L'apporto calorico èminimo (37 calorie per 100 gr), facendo dei lampascioni un alimento sano a tutti gli effetti.
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Caratteristiche e ricette
Al profumo il lampascione è dolciastro mentre il sapore ne rivela la spiccata e distintiva nota amarognola. Questo bulbo accompagna molti piatti delle feste in Puglia:può essere bollito e condito con olio e aceto, arrostito nella cenere o nella brace o ancora fritto. Il lampascione è ottimo per frittate di ogni tipo o per accompagnare carni saporite come l'agnello (in questo caso dà il meglio di sé se cucinato in agrodolce). La conservazione sott'olio dei lampascioni è molto utilizzata poiché permette di apprezzarne la bontà e fragranza nell'arco di tutto l'anno. Per una conservazione ottimale, una volta puliti i bulbi, vi si pratica un'incisione alla base e li si fa bollire in acqua e aceto fino a che i lampascioni raggiungono una consistenza tenera; successivamente si ripongono in un vasetto di vetro con uno spicchio d'aglio, del pepe e del prezzemolo o mentuccia e si ricoprono di olio extra vergine di oliva.
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