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Quella delle api non è solo una delle società più organizzate e perfette del mondo naturale, ma è anche l'unica che produce un alimento pronto al consumo senza ulteriore intervento dell'uomo: il miele.
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Come si fa il miele di castagno?
Se la produzione del miele parte dal nettare è chiaro che non possa esistere un solo tipo di miele: a seconda della provenienza del liquido zuccherino ci sarà una tipologia diversa del prodotto. Se il nettare viene preso da un unico fiore il miele sarà monofloreale come quello di robinia, di corbezzolo, di castagno, di tiglio, di trifogli. Quando le api sono in presenza di più fioriture il miele sarà misto e chiamato millefiori. Il miele di castagno si chiama in questo modo perché si ottiene dai fiori delle piante di castagne selvatiche. In Italia, grazie alla presenza dei boschi di castagno sulle Alpi e sugli Appennini la produzione di miele di questo tipo è ormai motivo di orgoglio nazionale. In Valle d'Aosta la produzione di miele di castagno raggiunge livelli di eccellenza: questo tipo di miele è unico nel suo genere perchè rimane liquido per l'elevata componente di fruttosio, il colore è molto scuro, quasi ambrato e l'odore molto intenso. Persino il gusto è totalmente particolare: amaro e molto persistente.
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Proprietà curative, terapeutiche e valori nutrizionali
Per cominciare il miele di castagno è altamente digeribile perché composto per lo più da fruttosio. È' inoltre conosciuto per le proprietà lenitive e cicatrizzanti: in caso di forti dolori, infatti, è consigliato per il suo potere antispasmodico. E non è tutto: disinfetta le vie urinarie e favorisce la circolazione sanguigna perché i sali minerali (potassio, magnesio, calcio) stimolano il sistema circolatorio. Per le sue proprietà emollienti e antibatteriche è indicato per curare l'influenza e i tipici mal di gola causati dai freddi invernali. Per gli amanti della cura del corpo, invece, il miele di castagno è ideale come nutritivo e idratante per la pelle e i capelli.
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Usi e ricette del miele di castagno
Il gusto tipicamente amaro del miele di castagno impedisce l'uso come dolcificante per tè o tisane. Si preferisce gustarlo da solo sul pane o con un filo di burro, ma è indicato anche per abbinamenti con carni o formaggi molto stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Grana Padano. Per chi ama sperimentare in cucina, il miele risulta un ingrediente perfetto per piatti invernali come l'arrosto di maiale o antipasti estivi a base di formaggi freschi come robiola o ricotta.
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