Il buon paese

Il produttore della settimana: Giuseppe Ursini

22 Lug 2015 - 15:06

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Oggi abbiamo incontrato per voi Giuseppe Ursini, titolare di una crescente realtà abruzzese, Ursini, che si è specializzata nella produzione di conserve sott'olio evo a base di verdure.

La famiglia Ursini ha una storia di produzione che parte dal XIX Secolo. Ci racconti di come gli Ursini si sono avvicinati al mondo dell'agricoltura e del buon cibo.

Il nucleo Ursini segue le famiglie latifondiste del XIX secolo incaricandosi di gestire il loro patrimonio frutticolo, e in particolare olivicolo. L'esperienza si fonda sulla gestione delle piante, e quindi dalla potatura alla raccolta dei frutti, fino alla trasformazione degli stessi. Tanto è vero che il soprannome di famiglia diventa PUTI', ossìa potatore in dialetto locale. Un'expertise che si forma grazie ai mezzi messi a disposizione e a un centinaio di anni di ininterrotta attività. Dagli inizi degli anni '70 gli Ursini si mettono in proprio gestendo oliveti in modo diretto e mettendo a frutto tutto il loro patrimonio di conoscenze agronomiche e tecniche, con evidenti risultati.

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La selezione della materia prima è al centro di tutta la vostra filosofia produttiva. Cosa fate per garantire una così alta qualità?

La nostra esperienza ci porta a dire che la qualità la si fa innanzitutto in campagna. La materia prima è la pietra miliare di un prodotto di qualità, senza di essa c'è poco da inventarsi. Questo vale per l'olio così come per tutte le altre attività agricole, da quello ortofrutticolo a quello enologico. Noi abbiamo un accordo ormai storico con una ottantina di produttori olivicoli i quali seguono le pratiche agronomiche da noi consigliate, dopotutto i miei avi sono stati i loro maestri quindi la nostra credibilità in tal senso è assoluta. Ovviamente premiamo gli olivicoltori che ci seguono riconoscendo loro un valore economico maggiore grazie al fatto che ci forniscono materie prime “superiori”. Così facendo ci assicuriamo degli standard qualitativi molto alti e nel susseguirsi degli anni. (iii) tutto parte dal vostro prodotto principe: l'olio extra-vergine.

Quali sono i passaggi o i luoghi della sua produzione che caratterizzano Ursini rispetto ad altre realtà?

L'extra vergine è il comune denominatore di tutta la nostra collezione. La necessità di averlo con un profilo qualitativo molto preciso ci ha portato la scelta obbligata di possedere un frantoio aziendale di proprietà, ubicato in piena area di produzione olivicola a Fossacesia (tra l'altro nei pressi di una splendida Abbazia benedettina del XII secolo). Gli olivi sono praticamente a ridosso del frantoio, al massimo ci allontaniamo di qualche chilometro, e questo è molto importante perché i nostri olivicoltori sono in grado di consegnarci le olive la sera stessa del raccolto perché non hanno necessità di stoccarle nei loro magazzini. Ciò significa che il raccolto quotidiano arriva in frantoio entro le ore 18,00 e che nelle successive 3/4 ore viene molito. Meglio di così onestamente è difficile fare. In definitiva la mia idea è che la qualità deve essere dettata non solo da buone intenzioni ma, soprattutto, da rigore tecnico.

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Un grandissimo olio evo, ma non solo. Ci parli dei sughi e delle specialità sott'olio che gli italiani stanno imparando ad apprezzare.

Certamente, come segnalavo poco fa tutti i nostri prodotti girano intorno all'olio extra vergine di oliva. L'estensione della gamma nasce soprattutto dal mio desiderio di porre sul mercato delle specialità di ottima manifattura. Queste specialità non nascono però a caso, personalmente prima di occuparmi a tempo pieno della Ursini ho sviluppato una quindicinale esperienza nel mondo della ristorazione che mi ha consentito di ottenere una profonda conoscenza sulla trasformazione e somministrazione degli alimenti. Da qui la strada per fare sughi o altre specialità in olio è stata breve. Ho messo a disposizione del vecchio mondo delle conserve alimentari idee e modalità di trasformazione totalmente innovative, che continuano ad affascinare e conquistare il palato di una cerchia sempre più ampia di gourmet e foodies sparsi per il mondo.

Volendo rendere una fotografia finale, dove siete oggi e dove vorreste arrivare domani?

Abbiamo fatto un buon percorso fino ad oggi, abbiamo innovato e come si dice in gergo siamo stati “distruptive” rispetto ad un mercato sonnolente, come quello dell'olio e delle relative specialità, quando iniziammo questo nuovo percorso nei primi anni '90. Oggi il nostro mercato di riferimento si è affollato, forse anche troppo, ma noi siamo sempre rimasti al centro della scena e posso dire, con pochi dubbi, che siamo tra le aziende di settore più ammirate, a detta dei nostri stessi colleghi produttori.

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L'obiettivo di domani invece è ancora più ambizioso. Unire alla costante ricerca di alti livelli di eccellenza un tanto desiderato modo di vedere il mondo dell'impresa: l'adozione di un modello imprenditoriale a vocazione etica ed umanistica! Un filo-pensiero probabilmente visionario, ma mi piace molto la definizione di “impresa sociale”, un modello che deve coniugare l'efficienza dell'attività aziendale con uno sviluppo sostenibile, basandosi sui valori quali il rispetto della dignità del lavoro e delle persone. E Dio solo sa quanto il settore agroalimentare ha ancora molto bisogno di questo. La Ursini farà molto in questa direzione, continuerà a fare l'alta qualità guardando sempre più al rispetto e alla dignità dell'uomo e delle cose che la circondano. Quindi il desiderio non è solo fare più vendite o solo margini ad ogni costo, ma tanta sensibilità e correttezza per fare della solidarietà uno stile di vita; ma come cita una famosa canzone, lo scopriremo solo vivendo!

Potete trovare una selezione dei prodotti ursini qui!

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