© ufficio-stampa
L'Amarone nasce nel 1936 presso la Cantina Sociale Valpolicella, dove, da una botte di Recioto (vino passito dolce) dimenticata dal capo cantina, viene spillato un vino secco, suscitando lo stupore dell'incaricato. Nasce proprio così: dalla distrazione. Oggi considerato un vero e proprio nettare, è apprezzato, quasi con adorazione, in tutto il mondo.
© ufficio-stampa
Il territorio
L'Amarone della Valpolicella nasce dalla zona classica di Negrar e nei comuni limitrofi. Nello specifico il disciplinare recita: "il territorio di produzione comprende in tutto o in parte i territori dei Comuni di: Marano, Fumane, Negrar, S. Ambrogio, S. Pietro in Cariano, Dolcè, Verona, S. Martino Buon Albergo, Lavagno, Mezzane, Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna, Grezzana, Pescantina, Cerro Veronese, S. Mauro di Saline e Montecchia di Crosara. Sempre secondo il disciplinare di produzione, le uniche varietà di uva (vitigni) ammesse per la denominazione Amarone DOCG sono Corvina, Corvinone e Rondinella.
© ufficio-stampa
La produzione dell'Amarone e i gradi
Il processo produttivo prevede una vendemmia di esclusivi grappoli sani, selezionati manualmente, destinati ad un appassimento su plateaux in legno forato (oggi spesso sostituiti da cassette in plastica traforata) posti in fruttai ben arieggiati, atto alla concentrazione di zuccheri per disidratazione degli acini, proprio come accade per la produzione del Recioto.
© ufficio-stampa
La denominazione DOCG e le caratteristiche
Oggi l'Amarone della Valpolicella è uno dei vini più pregiati e famosi del territorio veneto ma anche in passato godeva di prestigio: infatti è stato DOC fin dal 1968 e dal 2010 è DOCG (di origine controllata e garantita). Secondo il disciplinare, tutti gli Amarone della Valpolicella DOCG devono avere le seguenti caratteristiche: – colore: rosso carico tendente eventualmente al granato con l'invecchiamento;
– odore: caratteristico, accentuato;
– sapore: pieno, vellutato, caldo;
– titolo alcolometrico volumico effettivo minimo : 14% vol.
Oltre che una percentuale precisa di zuccheri riduttori; un'acidità totale minima di 5,0 g/l.
Per altri articoli visitate Lorenzo Vinci