La tradizione
Un piatto con una lunga storia che, sebbene possa sembrare dagli ingredienti, poveri e quotidiani, è in realtà un piatto per occasioni speciali, di convivialità. Infatti è il piatto della fraternità e dell'allegria che, secondo la tradizione, viene preparato per momenti gioiosi (il termine della vendemmia era, ad esempio, uno di questi).
Un piatto collettivo che serve per riunire, che si mangia tutti insieme, per celebrare, insieme, la storia e la terra dei luoghi incantevoli che il Piemonte sa offrire. Viene infatti portata in tavola nel suo tegame di cottura in terracotta (dian) che viene mantenuto caldo da un piccolo fornelletto su cui poggia. Originariamente il fornello, chiamato s-cionfetta, era uno scaldino fatto di coccio pieno di braci vive.
Tutti i commensali a questo punto mangiano tutti insieme intingendo la verdura nella salsa e condividendo, insieme, un momento di tradizione e convivialità.
La Bagna Càuda però, non visse sempre la celebrità che oggi le appartiene. Le classi più abbienti e nobiliari rifiutavano questo cibo che, anche per la grossa presenza di aglio, consideravano rozzo e poco raffinato.
Oggi si sono forse ricreduti, la Bagna Càuda è divenuto un simbolo del Piemonte e il Bagna Càuda day allieta ogni anno, in autunno, le strade di Asti per un week end.