Incontro tra tradizioni
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Uno scotch whisky affinato in botti di Vinsanto creato dalla famiglia italo-scozzese Lafferty, che incarna lo spirito di Venezia
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C‘è un invisibile filo rosso che unisce i 2.346 km che separano la Scozia da San Gimignano, la città toscana delle cento torri. Ed è un filo intriso nello spirito, visto che a mettere insieme due tradizioni centenarie nell’arte della produzione di bevande alcoliche è il Lafferty’s Single Malt, elegante scotch whisky affinato in botti di Vinsanto.
A tenere unite le estremità di questo filo ideale è la famiglia italo-scozzese Lafferty, già nota per il successo del Gin Upperhand, divenuto un prodotto cult nel giro di pochi anni dal lancio sul mercato: insieme al marito Alberto Borin per questa nuova avventura, l’imprenditrice Claudia Gamberucci ha infatti unito il proprio retaggio scozzese con un presente tra le Highlands e le colline toscane, creando un nuovo distillato destinato a conquistare gli appassionati.
A tutti gli effetti, il Lafferty’s Single Malt invecchiato 8 anni rappresenta il perfetto incontro tra la tradizione scozzese e l’eleganza italiana: realizzato con malti selezionati dalle migliori regioni della Scozia e affinato in botti di Vinsanto italiane, questo whisky incarna l'artigianalità che distingue da sempre il marchio Lafferty and Sons. La famiglia Lafferty, sotto la guida di Claudia e Alberto - veneto ed ex campione di judo - ha fuso le sue radici culturali in un prodotto che unisce il carattere scozzese con un tocco mediterraneo, rendendolo unico nel suo genere.
Il risultato è un whisky delle Highlands reso unico dalla sua esclusiva formula di maturazione: al naso, si apre con ricche note di frutta secca, bilanciate da delicati sentori floreali e sfumature erbacee, che ricordano i campi di fieno. Gli aromi suggeriscono un palato altrettanto ricco, promettendo profondità e complessità. Al primo assaggio, invece, sorprende con una consistenza morbida e leggera, in contrasto con il naso più intenso. I sapori dominanti di vaniglia cremosa e malto si mescolano armoniosamente, grazie anche all’influenza delle botti di Vinsanto, che conferiscono una dolcezza sottile e una texture vellutata. Il finale, pulito e persistente, lascia un piacevole tocco di arance croccanti e orzo zuccherato, con una leggera sfumatura speziata.
Anche l’aspetto del whisky, con il suo colore ambrato chiaro e calde tonalità dorate, riflette la maturazione nelle botti di Vinsanto. Perfetto per chi cerca un’esperienza ricca di eleganza e profondità, il Lafferty’s Single Malt è un raffinato equilibrio tra intensità aromatica e leggerezza al palato.
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Dalla Scozia alla Toscana
Quello tra la Scozia e la Toscana è dunque un legame non solo organolettico, ma anche affettivo, che è stato celebrato in una cornice d’eccezione: il whisky ha fatto il suo debutto ufficiale lo scorso settembre in un contesto altrettanto prestigioso, l’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. In particolare, il Lafferty’s Single Malt è stato presentato sulla Terrazza dell’Hotel Excelsior, in un contesto che ha visto registi, attori, personaggi del mondo dello spettacolo e del jet-set approcciarsi al whisky tosco-scozzese – sia in purezza che in miscelazione – insieme agli altri prodotti di punta della Lafferty and Sons, come l'Upperhand Gin e l’Archy London Dry Gin. Ma il legame con la Serenissima non è solo mondano: la bottiglia ispirata all’arte vetraria di Murano sottolinea, infatti, l’omaggio alla città di Venezia e il legame indissolubile tra le tradizioni scozzesi e italiane.
“Siamo orgogliosi di aver creato il primo single malt dal cuore italiano” spiega con soddisfazione Claudia Gamberucci, discendente della storica casata dei Lafferty, originaria del Nord ovest dell'Irlanda, che a inizio Novecento andò a cercare fortuna in Scozia creandosi una fama nel campo della distillazione. “Perché in fondo ciò aderisce perfettamente alla nostra filosofia produttiva: abbiamo voluto realizzare un made in Italy d’oltremanica, che sappia esaltare ancor di più quel savoir faire tipico del nostro Paese”.
Ma il viaggio di Claudia Gamberucci e Alberto Borin non si ferma qui: “Siamo già proiettati verso nuovi orizzonti: accanto al Lafferty’s Single Malt, infatti, abbiamo creato un’elegante linea di regali aziendali, pensata per chi cerca un dono esclusivo e personalizzato. E per chi desidera rendere speciale il giorno più importante, abbiamo sviluppato un servizio tailor-made per i matrimoni, lavorando al fianco di wedding planner e hotel per offrire esperienze su misura, dove ogni dettaglio parla di raffinatezza e autenticità”.
Aggiungono poi: “L’hospitality e gli eventi stanno diventando sempre più centrali nella nostra visione: creare momenti esclusivi, capaci di emozionare e raccontare la nostra storia, è fondamentale per promuovere i nostri brand e far vivere a chi ci sceglie l’eccellenza Lafferty in prima persona. E mentre ci impegniamo a creare nuove esperienze guardiamo con entusiasmo al futuro: siamo pronti a iniziare i lavori di ristrutturazione della nostra nuova distilleria, che sorgerà vicino al suggestivo Loch Lomond. Sarà un luogo dove tradizione e contemporaneità si incontrano, e dove continueremo a distillare la nostra passione, unendo la maestria scozzese al cuore italiano”.
Di Indira Fassioni