Una proposta eccezionale
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Un'esperienza di alto livello accompagnata da una vista mozzafiato
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C’è qualcosa di magico nel mare d’inverno, un fascino che a Forte dei Marmi si percepisce in modo particolare. Con il profilo delle Alpi Apuane che si staglia all’orizzonte e il suono delle onde che accompagna le passeggiate lungo la costa, la località diventa il luogo ideale per rigenerarsi e godere della bellezza naturale in un’atmosfera serena e riflessiva.
E il fine living chiama sempre il fine dining. Il Principe Forte dei Marmi, iconico cinque stelle della Versilia, non delude quindi i suoi ospiti. Durante la chiusura invernale di Lux Lucis, ristorante una stella Michelin dell’hotel, il 67 Sky Lounge diventa la proposta gastronomica di riferimento per chi cerca un’esperienza di alto livello nei mesi più freddi. La location propone ai locals e ai turisti di bassa stagione un’esperienza gourmet con vista panoramica sul mare e le montagne, in un ambiente dove l’architettura silent luxury si fonde con la bellezza naturale della Versilia.
La cucina di Valentino Cassanelli al Principe Forte dei Marmi
La proposta gastronomica del 67 Sky Lounge è curata sempre da Valentino Cassanelli, Executive Chef del Lux Lucis. Un modenese cresciuto attraverso esperienze in cucine internazionali prestigiose, da Londra con Giorgio Locatelli e Nobu, al ristorante Carlo Cracco in Italia. La sua carriera lo porta a scoprire la Versilia nel 2012, dove trova il luogo ideale per dar vita al suo progetto di cucina personale, che da allora non ha mai smesso di evolversi.
La sua cucina, libera e senza sovrastrutture, segue il filo delle stagioni e del territorio, trovando come comune denominatore l’utilizzo estensivo di ingredienti locali a basso impatto ambientale. Tra i suoi signature il risotto in Tom yum con ricci di mare e tartufo nero, dove la base orientale del Tom yum si fonde con il mare della Versilia, dando vita a un piatto dalle note intense e fresche, arricchito dalla delicatezza del tartufo nero. Anche la bavetta alla Fortemarmina con basilico e pomodori confit si distingue per la sua semplicità. Più audaci i tagliolini freschi con gamberi del Tirreno, pomodoro e lime, che giocano con i sapori freschi e vivaci del mare, bilanciati dalla nota agrumata del lime. La guancia di vitello brasata al tamarindo su patata al burro salato si fa apprezzare per la sua morbidezza, arricchita dalla leggera acidità del tamarindo e dalla ricchezza del burro salato. Diverso ma altrettanto ben costruito, l'hamburger di manzo con foie gras, tartufo nero e insalata mediterranea, che pur essendo una scelta più confortante, non perde la complessità tipica di un piatto di alta cucina.
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Ricettario green e filiera corta
Anche la cucina del Principe Forte dei Marmi, così come tutta la struttura, si distingue per l’impegno ecologico. La riduzione degli sprechi, l’uso limitato di materiali monouso e la valorizzazione del territorio sono al centro della filosofia operativa dell’albergo. Il reperimento degli ingredienti segue una filiera corta, privilegiando prodotti stagionali e locali, come le farine del Molino Angeli e gli ortaggi dell’azienda biodinamica Mediterranea. Le pratiche coscienziose di sostenibilità si estendono anche alle attrezzature della cucina, che vantano un rendimento energetico fino al 95% più efficiente rispetto ai tradizionali sistemi di cottura.
La “mixology glam” del 67 Sky Lounge
La selezione di vini del 67 Sky Lounge del Principe Forte dei Marmi è curata dal Maître Sommelier Sokol Ndreko, che offre una carta con una vasta gamma di etichette locali e internazionali, ordinate per vitigno, che rispecchiano l’attenzione alla tradizione e alla sostenibilità. La maison Piper-Heidsieck ha inoltre dedicato all’hotel uno champagne esclusivo, l’Essentiel by Principe Forte dei Marmi, un blend speciale creato dal Maestro di Cantina Emilien Boutillatin collaborazione con Sokol Ndreko.
La proposta di cocktail, firmata dal Maître Sokol Ndreko, incarna invece perfettamente il concetto di "mixology glam". La nuova drink list, creata con una filosofia sostenibile, si distingue per l'utilizzo di alcolici provenienti da piccole aziende italiane selezionate con cura, per un gusto autentico e locale. La scelta di impiegare scarti di produzione, come le bucce di agrumi o le erbe aromatiche, riduce l’impatto ambientale e arricchisce ogni cocktail di una componente creativa. Dal "Negroni 67" alla "Ragazza in Treno", ispirato dal cortometraggio di Fellini per Campari, ogni signature drink unisce tecnica, sostenibilità e tocco glamour.
Di Francesca Luna Noce