© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
Il concept del ristorante Basho va oltre al sushi incorporando elementi della cucina giapponese, brasiliana e europea
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
La recente apertura del ristorante Basho a Milano segna l'ultima espansione di un brand che dal 2015 ha visto una crescita costante sotto la guida dell'imprenditore Michele Giglio.
Basho occupa uno spazio di 600 metri quadri, articolato in cinque sale e uno speciale privé, rappresentando la settima apertura del gruppo.
Il concept di Basho, che mescola influenze culinarie da Oriente, Sudamerica e Italia, si presenta come un interessante innovatore nel panorama gastronomico milanese.
Il ristorante si distingue per un'offerta che va oltre il tradizionale sushi, incorporando elementi della cucina giapponese, brasiliana ed europea, frutto delle esperienze internazionali di Giglio.
Il menu evidenzia l'utilizzo di ingredienti italiani di alta qualità, come il gambero rosso di Mazara e quello viola di Polignano, sottolineando la volontà di offrire piatti che riflettano un autentico melting pot culinario.
Con un investimento di 4 milioni di euro e un team di 100 collaboratori, la maggior parte dei quali sotto i 30 anni, Basho mira a consolidare la sua presenza a Milano, considerata la capitale italiana del food. Giglio, riconosciuto da Forbes tra i giovani più promettenti del Paese, enfatizza l'importanza della qualità e dell'uniformità dell'esperienza offerta nei vari locali del brand.
A tal fine, Basho ha istituito una Academy per la formazione dello staff culinario e collabora con una fashion designer per il design dei piatti, evidenziando un approccio olistico alla qualità e all'innovazione.
La filosofia di Basho
Il nome del ristorante, un omaggio alla tradizione sushi giapponese, introduce un'offerta culinaria che si estende ben oltre, esplorando e fondendo diverse culture gastronomiche. L'approccio alla sostenibilità si manifesta nell'acquisto di materie prime seguendo il principio del km zero, mentre ingredienti specifici come salse e alghe sono importati dal Giappone. Inoltre, Giglio ha personalmente approfondito le tecniche di preparazione del riso in Cina, enfatizzando l'attenzione del brand verso ogni dettaglio del processo culinario.
La specificità di ogni locale Basho, con Milano ribattezzata "Eclectic House", riflette la versatilità e l'innovazione che caratterizzano l'offerta del gruppo. Nonostante le sfide poste dai lockdown, il brand ha saputo crescere, triplicando il suo fatturato e avviando un'agenzia di consulenza dedicata ai giovani interessati alla ristorazione italiana. Con piani di espansione che includono Parigi e potenzialmente il Brasile, Basho si posiziona come un ambizioso e innovativo player nel settore della ristorazione internazionale.
Di Indira Fassioni