© ufficio stampa | La Braseria
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Tra i parametri della classifica i dispositivi di cottura, la qualità dei materiali per fare la brace e i coltelli che devono avere un taglio infallibile
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Sono 21 e sono il top delle steak house in Italia. E‘ Braciamiancora, il più grande network digitale sul mondo della carne, a proclamare la graduatoria d’Italia. Il miglior ristorante carnivoro del Bel Paese è in provincia di Bergamo; bene Campania e Lazio con 3 piazzamenti, mentre una sorpresa in Sicilia con una steakhouse di Panarea tra le top ten. Al primo posto c’è La Braseria ad Osio Sotto, in provincia di Bergamo, dove lo chef Patron Luca Brasi ha ottenuto punteggi altissimi. Sul podio anche il ristorante I due Cippi di Saturnia, in provincia di Grosseto e il ristorante Bifrò di Torino. La Lombardia con 6 SteakHouse premiate è la regione con il maggior numero di ristoranti segnalati. Poi da segnalare il ristorante da Antonio il Macellaio sulla piccola isola siciliana di Panarea, al largo delle coste di Messina, al decimo posto.
1) La Braseria – Osio Sotto (Bergamo)
2) I Due Cippi – Saturnia (Grosseto)
3) Bifrò – Torino
4) Trattoria dall’Oste - Firenze
5) Braceria Bifulco - Ottaviano (Napoli)
6) La Dispensa di San Felice (San Felice del Benaco - Brescia)
7) Ristorante via di Guinceri – Livorno
8) Il Braciere di Eraclea – Eraclea (Venezia)
9) Antica Trattoria del Reno – Bologna
10) Da Antonio il Macellaio – Panarea (Messina)
11) Griglieria Varrone – Milano
12) Asina Luna – Peschiera Borromeo (Milano)
13) Donato il Macellaio (Salerno)
14) Beef Bazaar – Roma
15) Braceria Era Ora – Vasto (Chieti)
16) Dupon Meat House – Monterotondo (Roma)
17) Da Lina 1905 – Stimigliano (Rieti)
18) Zio Barrett – Bussi sul Tirino (Pescara)
19) Osteria Da.Ma – Brebbia (Varese)
20) Artigiano in Salice – Voghera (Pavia)
21) Dogana Golosa – Caserta
Eccellenza, Ricerca e Qualità - con le maiuscole - come fari guida della propria mission. E ancora: studio quotidiano di un mercato in costante evoluzione e capacità di comunicare una categoria merceologica, quella della carne, che negli ultimi anni è stata spesso al centro di polemiche e strumentalizzazioni. Sono solo alcuni dei parametri che Braciamiancora ha seguito per stilare la classifica delle migliori 21 SteakHouse d’Italia.
Il mondo della ristorazione dedita alla carne, che in Italia è seguito da tantissimi appassionati, non aveva ancora la sua classifica delle eccellenze. “Ci abbiamo pensato noi a studiare il settore e ad andare a verificare uno ad uno i templi del rito della bistecca”, spiega Michele Ruschioni, giornalista e fondatore di www.braciamiancora.com, network noto anche oltreconfine presente su tutti i social con oltre 1 milione di follower.
In questa guida vengono resi pubblici i parametri con i quali è stata redatta la classifica, cosa inusuale quando si tratta di ristoranti. Tra gli elementi principali che sono stati osservati c’è la filosofia che spinge un locale a scegliere una referenza di carne rispetto ad un'altra, poi le idee innovative nell’interpretare il menù a base di carni che incontrano il plauso del pubblico.
Una particolare attenzione è stata poi rivolta ai dispositivi di cottura usati, alla qualità del carbone e della legna scelti per fare la brace, e alle capacità degli chef di eseguire quelle cotture alla perfezione, come anche alla carta dei vini, un valore aggiunto di non poco conto. Un focus preciso è stato poi dedicato ai coltelli, strumenti indispensabili (devono avere un taglio preciso e infallibile) ed oggetti di culto per gli appassionati. “Per i carnivori infatti il coltello riveste un ruolo fondamentale nel rito della tavola” – conferma Ruschioni.
Secondo quanto raccolto dalle analisi fatte in giro per tutta Italia dal team di Braciamiancora l’Italia si conferma una nazione dove, da Nord a Sud, il concept delle SteakHouse viene fortemente apprezzato; la crisi, l’impennata dei costi delle materie prime e le bollette alle stelle non hanno frenato dunque nel pubblico italiano la voglia di mangiare la bistecca. “Insieme al mio staff abbiamo supervisionato oltre 300 steakhouse e macinato oltre 3mila km su e giù per l’Italia - spiega Ruschioni – i nostri parametri definiscono “SteakHouse” quel ristorante che può proporre bistecche XL, quindi superiori al chilo, e che siano di due o più razze diverse, da cuocere preferibilmente su brace di legna”.
Di Indira Fassioni