© Ufficio stampa | Marzia Buzzanca e Martin Foradori - Foto Antie Braito
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L’Hofstatter Garten è la sua nuova sfida: la pizza da degustazione incontra la tradizione altoatesina
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È tornata, Marzia Buzzanca, la pizzaiola e sommelier che ha rivoluzionato la pizza innalzandola alle sfere dell’alta cucina e che è diventata il simbolo della ricostruzione economica e gastronomica de L’Aquila dopo il drammatico terremoto del 2009. Che a L’Aquila ha resistito con la sua pizzeria gourmet Percorsi di Gusto, fino al 2016 nella sua sede originaria (al centro della città) e poi in viale della Croce Rossa (appena fuori dalle mura) dopo i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio che la ospitava.
Marzia si era allora rimboccata le maniche, ricominciando da zero con coraggio, e oggi, ancora una volta, ci riprova ma ripartendo altrove, tra le vigne altoatesine. Dove torna sulla scena con un nuovo progetto: Hofstätter Garten, un winebar-ristorante situato all’interno dell'omonima cantina di Tramin-Termeno (Bolzano), che ha aperto i battenti pochi giorni fa.
Figlia d’italiani emigrati in Libia, Marzia nasce a Tripoli, ma da bambina – dopo il colpo di stato del 1969 – si trasferisce con la famiglia a Roseto, sulla costa abruzzese. Dal padre, cuoco e maggiordomo, eredita la passione per la cucina, mentre dalla madre, sarta, l’amore per l’eleganza e la cura dei dettagli.
La sua storia nella ristorazione prende le mosse da anni di militanza in sala e cucina in qualità di sommelier professionista e cuoca come proprietaria dell’enoteca Vinalia. Poi arriva l’insegna di via Leosini, e con lei la voglia di sperimentare ancora.
Che continua a essere la molla propulsiva di tutte le sue azioni. All’Hofstätter Garten, luogo scelto perché capace di riunire tutte le sue passioni, quella per l’enologia, la natura e le vette incontaminate e quella per le materie prime pregiate,
Marzia propone pizza da degustazione con lievito madre e almeno 32 ore di lievitazione, piatti con ingredienti della tradizione altoatesina (come il brasato di cervo al Lagrein Hofstätter) e dell'Abruzzo (tra cui lo zafferano e altre specialità dell'Aquilano), sua terra di adozione, e un "tavolo della condivisione" dove le coppie possono mangiare tête-à-tête dividendo lo stesso piatto davanti a un romantico caminetto.
L’intesa con Martin Foradori Hofstätter è stata facile: stessa tenacia, stessa ricerca della qualità e stessa attitudine ad innovare, sperimentare, rimettersi in discussione.
“Le nostre pizze sono preparate con lievito madre, rinfrescato due volte al giorno, e farine selezionate macinate a pietra – racconta Marzia – , la lievitazione avviene in 32 ore con varie fasi di lavorazione manuale.
Utilizziamo ingredienti e materie prime di altissima qualità, scelti grazie a una costante e attenta ricerca. Tutto questo garantisce un’alta digeribilità, fragranza e aromaticità”.
Dal design raffinato, il locale sorge sotto alle storiche volte della tenuta J. Hofstätter, nel centro del paese di Tramin-Termeno, di cui propone un'ampia selezione di etichette – dal Barthenau Vigna S. Urbano Pinot Nero al Vigna Kolbenhof Gewürztraminer – e si propone come luogo ideale per ritrovare il piacere del contatto diretto con l'altro.
Un luogo in cui concentrarsi sul rapporto umano, senza chiamate e messaggi che interrompano piacevoli conversazioni. Le spesse mura della costruzione (del XVI secolo) che racchiudono il ristorante limitano infatti il segnale 4G delle compagnie telefoniche riservando agli ospiti il piacere di una cena o di un pranzo all'insegna del "digital detox".
Il ristorante è collegato poi al Giardino–Vigneto Gewürztraminer, un eden verde dove ci si può rilassare circondati da fiori e filari, e quasi un “laboratorio” all’aperto: qui sono state piantate oltre trenta tipologie di Gewürztraminer, con diversi cloni, mutazioni e incroci con altre varietà.
L’incontro tra la creatività di Marzia Buzzanca e l’eleganza dei vini della tenuta J. Hofstätter merita certamente il viaggio.
Di Indira Fassioni