© Ufficio stampa | Gianni Giardina
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La competizione si è svolta in California: l’Italia ha sbaragliato paesi con una grandissima tradizione carnivora come l’Irlanda, la Francia e la Gran Bretagna
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Dopo il successo dello scorso anno al campionato europeo, la Nazionale Italiana Macellai torna a far parlare di sé. Il team azzurro ha portato a casa quattro medaglie, piazzandosi al secondo posto dopo la Germania.
Torna vittoriosa la compagine italiana che ha sfidato 13 nazioni provenienti da tutto il mondo a “colpi di coltello” nei Mondiali di Macelleria. L’Italia ha sbaragliato paesi con una grandissima tradizione carnivora come l’Irlanda, la Francia e la Gran Bretagna. Sono tre le medaglie d’oro vinte: “Miglior preparato di agnello”, “Miglior preparato di pollo” e “Miglior tecnica nel disosso” (vinta da Gianni Giardina, macellaio siciliano di Canicattì). Medaglia di bronzo per un altro macellaio siciliano: Claudio Fidone (Modica) nella categoria Young Butcher.
I Mondiali di Macelleria, giunti all’ottava edizione, si sono svolti negli Stati Uniti, in California.
“L’importante risultato ottenuto in questa competizione - spiega Orlando di Mario, macellaio di Sermoneta e presidente della Nazionale Italiana Macellai - conferma come l’Italia sia un luogo dove nascono ottimi macellai, artigiani competenti e capaci, in grado di eccellere di fronte a platee e giurie internazionali. Sono certo che questo risultato contribuirà a far crescere tutta la categoria a livello nazionale.”
“Ricordo come un macellaio preparato sia una figura importante per tutta la filiera gastronomica. Se un macellaio lavora bene i risultati si vedono trasversalmente: dalla cucina della famiglia fino a quella del ristorante stellato. Avere un macellaio competente permette inoltre un consumo etico e responsabile della carne”, conclude il presidente.
Francesco Camassa, macellaio pugliese e capitano della Nazionale, coglie l’occasione per sottolineare l’importanza della figura del macellaio nella ristorazione contemporanea. “Il ruolo del macellaio sta rinascendo a livello mondiale, e l’Italia non è da meno: oggi i butcher italiani affiancano gli chef nella stesura dei menù, hanno competenze per quanto riguarda i vini, hanno esperienze che variano su tutti i fronti della gastronomia: dall’olio all’aceto balsamico passando per il mondo dei formaggi e della panificazione. Un macellaio moderno è un gastronomo tout court, se così non fosse durante questa durissima competizione con le altre nazioni non avremmo ottenuto tutte queste medaglie.”
Di Indira Fassioni