© ufficio stampa | Nicola Goglia
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Una storia che dimostra come la pasticceria d’alta qualità possa cambiare la percezione di un intero territorio
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A Casal di Principe, c’è un nome sta risuonando con forza nei circoli della pasticceria italiana: Nicola Goglia. Nato e cresciuto in questa comunità, Goglia ha dimostrato che la passione, la dedizione e l'innovazione possono trasformare le tradizioni dolciarie in una storia di successo che mette in luce l'essenza stessa del territorio.
Da semplice abitante di Casal di Principe a membro chiave dell'associazione APEI - Ambasciatori Pasticceri dell'Eccellenza Italiana, il percorso di Goglia ha catturato l'immaginazione di tutti coloro che amano i dolci. La sua storia è intrecciata con quella di Emilio il Pasticciere, un laboratorio fondato da suo padre, dove Goglia ha imparato i segreti dei dolci campani sin da giovane età.
Attraverso anni di dedizione, Nicola Goglia ha sviluppato una prospettiva unica sulla pasticceria. Non si è limitato a imparare le tradizioni di famiglia, ma ha invece scelto di esplorare nuove tecniche e approcci moderni alla creazione dolciaria. Questo impegno lo ha portato ad essere riconosciuto come uno degli Ambasciatori Pasticceri dell'Eccellenza Italiana all'interno dell'illustre associazione APEI, guidata da Iginio Massari.
Tuttavia, la storia di Nicola Goglia va oltre i confini del laboratorio. La sua visione imprenditoriale ha trasformato l'attività di famiglia in una realtà di successo che oltrepassa il territorio di Casal di Principe. Dai dolci tradizionali alle creazioni innovative, Goglia ha saputo creare una gamma di prodotti che ha catturato l'attenzione non solo dei locali, ma anche di esperti del settore e appassionati di dolci in tutta Italia. Il segreto è nella bontà dei suoi dolci rigorosamente artigianali: sfogliatelle, code di aragoste, pastiera, biscotteria secca e paste di mandorla, paste fresche, babà e cartucce (le “madeleine” della pasticceria campana).
«Mi piacerebbe che i dolci di Emilio il Pasticciere possano diventare un tramite per far conoscere la realtà odierna di Casal di Principe», afferma Nicola Goglia, il cui desiderio è cambiare la percezione di un territorio salito suo malgrado alla ribalta delle cronache camorristiche, ma che con 6 pasticcerie per poco più di 20.000 abitanti, è rinomato per l’attività dolciaria.
Il suo percorso è stato coronato da una serie di riconoscimenti prestigiosi, tra cui il Premio Impresa conferito da Confesercenti Caserta, il premio "Giovanni Nuvoletti" assegnato dall'Accademia Italiana della Cucina e il Premio Internazionale Leone D'Oro di Venezia per meriti professionali, condiviso con suo padre Emilio.
Il fenomeno Roccobabà®
A dare la svolta definitiva a Emilio il Pasticciere è l’intuito del fondatore che nel 1997, per seguire i gusti della clientela, realizza un babà farcito di semifreddo alla crema e glassato al cioccolato. La nuova creazione conquista subito la clientela e la sua fama si espande fino a incontrare i favori dello stilista Rocco Barocco che lo assaggia casualmente e lo loda pubblicamente. Le voci arrivano fino in TV: per l’occasione viene ribattezzato Roccobabà® è da lì non ha più cambiato nome, divenendo un marchio registrato e protetto. Oggi, il dolce è disponibile in diverse dimensioni, dalla mignon alle monoporzioni, con pezzature che spaziano dai 700 g ai 5 kg. Questa icona dolciaria occupa persino un intero scomparto all'interno del banco espositivo della pasticceria, mantenuto a una temperatura di -18°C per garantirne la freschezza.
Di Indira Fassioni