Cibo del futuro

Novel food: insetti e meduse a portata di tavola

È ricco di proteine ed ecosostenibile ma in un paese come l’Italia, legato alle proprie tradizioni alimentari, riuscirà a farsi strada il “cibo nuovo”?

04 Apr 2018 - 14:05
 © istockphoto

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Non si può di certo ancora definire un trend, ma la prospettiva di vedersi servire al ristorante un piatto di locuste o di vedere nel congelatore del supermercato una confezione di meduse non è poi così lontana. È infatti in vigore a partire da quest’anno una nuova normativa europea che, con un occhio di riguardo verso ciò che arriva dall’Oriente e non solo, aumenta le fila del cosiddetto novel food, la macro categoria che racchiude tutti quei prodotti alimentari nuovi, ovvero estranei ai gusti e alle tradizioni europee.

Passando attraverso l’autorizzazione della Commissione Europea, previa eventuale consulenza dell’Efsa, l’Autorità per la consulenza alimentare, iniziano a fare capolino sulle nostre tavole alimenti inconsueti quali per esempio locuste o cavallette e ora si aggiungono anche le meduse.

Anche se noi europei moderni concepiamo a fatica come un insetto possa considerarsi cibo, in realtà la relazione che lega questi animali alla nostra tavola è lunga centinaia di anni. In tempi antichi infatti le cicale erano considerate uno spuntino di lusso, come testimonia Aristotele nella sua Historia Animalium, mentre come ci è pervenuto da Plinio il Vecchio i Romani avevano una predilezione per le larve di scarabeo. Il disgusto contemporaneo nei confronti degli insetti nasce con lo svilupparsi dell’agricoltura e la conseguente classificazione dell’insetto come parassita.

Ovviamente ciò non è avvenuto in tutte le culture ed è per questo che attraverso la globalizzazione oggi parliamo di farine di grilli, cavallette caramellate e larve allo spiedo, tutte pietanze che potevamo trovare fino a qualche mese fa soltanto in alcuni paesi europei quali Belgio e Olanda, oggetto della sperimentazione alimentare portata avanti dall’Unione, mentre da quest’anno la loro circolazione è possibile a livello comunitario, quindi anche in Italia.

Analogo il discorso per quanto riguarda le meduse: ottenuta l’approvazione in materia di igiene e sicurezza, alcune specie verranno introdotte in Europa a scopo alimentare, mentre altre potrebbero essere utilizzate come fertilizzanti.

Se dovesse riuscire a superare le barriere culturali, il novel food possiede tutte le carte in regola per rivelarsi una risorsa per il nostro pianeta: il consumo di meduse potrebbe rivelarsi un’efficace soluzione per porre un freno alla loro eccessiva proliferazione, con un impatto positivo sull’ecosistema marino, mentre gli insetti, ricchi di proteine e grassi insaturi, avendo bisogno di una minor quantità di acqua e cibo per l’allevamento, rappresenterebbero una valida alternativa come cibo del futuro per sfamare una popolazione in crescente aumento.

Non resta che aspettare la sentenza dettata dai gusti, dalle abitudini e dalle differenze culturali dei consumatori.

Di Indira Fassioni

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