Si potrà controllare l’intera filiera produttiva con il proprio smartphone verificando la qualità del prodotto attraverso un QR code
La prima pasta di alta qualità tracciata in blockchain. Così Gragnano, con il nuovo marchio 28 Pastai, in collaborazione con Authentico, è uno dei primi pastifici a garantire l’intera tracciabilità della filiera produttiva da uno smartphone: dai campi di grano, alla semola selezionata dal mulino di fiducia, passando per il lento processo di essiccazione fino al confezionamento della pasta.
Trasparenza e conoscenza delle materie prime sono diventati negli ultimi anni dei valori imprescindibili con cui i consumatori ripongono la loro fiducia sulle aziende. Criteri che vanno ad aggiungersi alla qualità e alla sostenibilità, altro tema centrale in un momento storico in cui è necessaria, da parte dell’industria del cibo, un’attenzione particolare all’inquinamento e alla preservazione della biodiversità.
Non sempre queste promesse sono state mantenute, lasciando così in sospeso delle scelte che potrebbero contribuire a salvaguardare l’ambiente. Tra queste c’è la blockchain, un registro digitale che consente ai consumatori di rintracciare tutta la catena di produzione in tempo reale.
Su ogni singola confezione di pasta è presente un QR code che permette di accedere a tutte le informazioni in maniera trasparente e per verificare tutti gli standard di qualità adottati per quello specifico lotto di produzione. Questo metodo permette di certificare la qualità del prodotto, ponendo fine alle polemiche degli ultimi mesi sulla veridicità di alcune caratteristiche peculiari delle paste artigianali.
Il nome del marchio 28 Pastai, che già ha ottenuto il riconoscimento IGP di Gragnano, nasce dall’idea di valorizzare le storie di 28 pastai, realmente esistiti o leggendari, che nel tempo hanno contribuito con il loro sapere a trasmettere tecniche di lavorazione, segreti e tradizioni, rendendo questo prodotto Made in Italy un’eccellenza unica nel mondo.
Trafilata al bronzo, la pasta viene prodotta in 28 formati con una miscela esclusiva dei migliori grani duri italiani che cresce sulle colline frentane, lungo la regione costiera adriatica centrale tra Abruzzo e Molise. Il pastificio, che ha una capacità produttiva di 750.000 kg/anno, pur mantenendo la vocazione artigianale, è considerato uno dei più moderni e innovativi impianti per la produzione della pasta di Gragnano. Si trova nello storico edificio che nei primi del '900 fu sede del mulino e pastificio Emidio Di Nola, affacciato sulla Valle dei Mulini.
“Da secoli, per noi di Gragnano l’alchimia è l’unione di acqua, grano, vento e passione che trasforma elementi semplici in Pasta di Gragnano IGP, amata e riconosciuta in tutto il mondo. Ma oltre alla pasta, vogliamo portare sulle tavole di casa e dei ristoranti qualcosa di più: la trasparenza!” racconta Elena Elefante, alla guida del pastificio, che scommette sul rapporto diretto con le persone permesso dall’app, definita ‘una vera e propria rivoluzione’.
Di Indira Fassioni