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Nel cuore della movida milanese, un ristorante infiamma cuori e palati con materie prime di qualità, ampi spazi all’aperto e tanta voglia di festa
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Si confermano ardenti e infuocate le serate milanesi con BRACI by Barù, il Temporary Restaurant di Gherardo Gaetani dell’Aquila d’Aragona, meglio conosciuto come Barù, che ha inaugurato il 10 maggio in collaborazione con mare culturale urbano negli spazi del food hub in Canottieri San Cristoforo. Fino al 31 luglio il ristorante offrirà la possibilità di assaporare un succulento taglio di carne che ha sfrigolato su una griglia vera, sotto una brace ardente, magari in abbinamento a una birra artigianale, a un calice di vino rosso o un rinfrescante cocktail.
Nel cuore della movida milanese, sui Navigli, BRACI by Barù è un luogo conviviale, dove trascorrere una serata estiva nel totale relax e gustare del buon cibo insieme agli amici. Materie prime di qualità, ampi spazi all’aperto e tanta voglia di festa: sono questi gli ingredienti di un barbecue fatto a regola d’arte. Lampredotto in cocotte, scottadito di agnello con chimichurri marchigiano e mix di maiale alla toscana sono alcune delle proposte del nuovo BRACI by Barù, aperto dal martedì alla domenica a pranzo e a cena. Non mancano primi come pappa al pomodoro e pasta alla Nerano e, in occasione del pranzo, panini con porchetta, battuta di nocciole e finocchietto o con pulled pork e coleslaw americana.
Reduce dalla partecipazione all’ultima edizione del Grande Fratello Vip, Barù porta la sua passione per la buona cucina a Milano, in un locale che riflette la sua storia personale a cavallo tra le Marche e l'America, dedicato ai buongustai e agli amanti dei piaceri della vita. La cucina, nella forma più primitiva e viscerale, è da sempre una delle sue più grandi passioni: "Non sono un cuoco, non sono uno Chef, non sono un enologo. Sono solo un comunicatore del buongusto". L’idea alla base di Braci è creare un ambiente ricco di autenticità e natura, dove il cuore pulsante è proprio la brace, ovvero cotture alla griglia, principalmente di carne ma con un'attenzione anche alle proposte vegetariane. Strumento arcaico di cottura, desueto fino ad alcuni anni fa, sta pian piano prendendo sempre più piede nelle cucine dei ristoranti: “Il barbecue non è solo un metodo di cottura, è un rituale con il fuoco come elemento catartico. E come tale c’è bisogno di un gran cerimoniere”, dichiara Barù, che vuole offrire un’esperienza immersiva in un luogo poco lontano dai ritmi frenetici e facilmente accessibile per una rapida fuga, deliziando gli ospiti grazie alla più primitiva tecnica di cottura con cui l’uomo ha iniziato a cibarsi, e che ancora oggi riserva moltissime sorprese.
Pronti ad una stagione ardente?
Di Indira Fassioni