Qual è la prima cosa che fai la mattina quando ti alzi? Appena mi sveglio apro il frigorifero e bevo un bicchiere d'acqua fresca, per me è ormai un'abitudine fissa.
Quando inizia la tua giornata tipo e quando finisce?
Non finisce mai, come chef e patron del Pagliaccio non ho orari. Mi alzo alle 8 di mattina e vado a letto alle 2 di notte circa. Sono il primo che entra in cucina e accende i fornelli, l'ultimo a spegnerli e a chiudere la porta. Solitamente mi concedo una pausa dalle 15.30 alle 17.30, necessaria per staccarmi e riordinare i pensieri.
Un ingrediente di cui non puoi fare a meno? Non ho alcun dubbio: non potrei assolutamente rinunciare allo zenzero.
Descrivi la tua cucina in tre aggettivi. Sincera, autentica, mia.
Qual è il primo primo piatto che hai cucinato? Credo di aver avuto dodici anni, o forse tredici quando ho cucinato il mio primo spezzatino di vitello. Oggi, col senno di poi, mi rendo conto che non è proprio un piatto che ci si aspetterebbe da un ragazzino di quell'età.
E quello che ha avuto più successo? Non c'è un piatto simbolo nella mia cucina e non voglio essere identificato con un piatto. Siamo uomini e quindi in continua evoluzione. Non posso neanche pensare a un piatto che riguarda il mio passato perché ormai non mi rappresenta, mentre parliamo stiamo già cambiando. Posso quindi solo dire un piatto del mio attuale menù a cui sono molto legato e che ho appena elaborato: ostriche, lattuga e vermouth.
Se fossi un film, che film saresti? Sicuramente "Il grande blu” di Luc Besson.
Se fossi una canzone, che canzone saresti? "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli.
Qual è il giudice che temi di più? Potrà sembrare una risposta scontata detta da uno chef, ma mi intimorisce molto giudizio delle guide, qualsiasi tipo di guida culinaria.
Qual è il tuo ristorante preferito? Il mio ristorante del cuore è dove sono nato, in Francia: è il locale di Pierre Gagnaire a Parigi. Qual è un tuo difetto? Sono molto permaloso, e questo mio difetto viene fuori soprattutto nei momenti di stanchezza, che nella giornata tipo di uno chef non sono pochi.
E un tuo pregio? Me lo riconosco e me lo riconoscono: sono un gran lavoratore, quindi non ho dubbi nel dire che il mio miglior pregio è la tenacia.
Cosa avresti fatto se non avessi fatto il cuoco? Avrei fatto una cosa che mi piace molto e che non ha assolutamente nulla a che fare con quello che faccio davvero oggi. Amo viaggiare, mi sarebbe piaciuto guidare i treni: sì, avrei fatto il macchinista ferroviario.
RISTORANTE IL PAGLIACCIO Via dei Banchi Vecchi 129a, Roma
T 06 68809595
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Orario di apertura
Pranzo dal Mercoledì al Sabato dalle ore 12,30 alle ore 14,00.
Cena dal Martedì al Sabato
dalle ore 19,30 alle ore 22,30.
Chiuso Domenica e Lunedì, Martedì aperto solo la sera.
Di Indira Fassioni per nerospinto.it