Percorsi Stellati

Giancarlo Morelli: "L'ingrediente di cui non posso fare a meno? Il riso"

28 Apr 2016 - 09:48
 © ufficio-stampa

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E' nato con le idee chiare, Giancarlo Morelli, chef bergamasco che fin da bambino aveva un sogno ben preciso: da grande voleva diventare un cuoco. Da allora tutta la sua vita ha sempre girato intorno alla cucina, e, soprattutto, in cucina. E' partito da quella di casa e si è trovato poi a lavorare in ristoranti in giro per il mondo, dove conosce i leader del settore e si confronta non solo con grandi esponenti di arte e cultura, ma anche con fornelli esotici che stuzzicano la sua curiosità. Impara così a considerare l'atto del mangiare come gesto dotato di una profonda essenza culturale ed etica che ha come fine ultimo il benessere e il rispetto del pianeta.

Affina il suo palato assaggiando e sperimentando tecniche innovative, riuscendo a trovare la sua idea di bellezza, che si concretizza in Pomiroeu, ristorante che lo chef apre nella provincia di Monza-Brianza. Pometo, traduzione dal dialetto pomiroeu, è l'emblema dello stretto legame fra lo chef e i frutti della terra, che vanno rispettati, diventando poesia in ogni singolo piatto. Ogni assaggio scatena emozioni, perchè lo chef di Pomiroeu sa toccare i tasti della memoria e del benessere, facendo leva sul suo animo dirompente, visionario e certamente eclettico. La cucina di Giancarlo Morelli è sofisticata e genuina, in una parola: stellata.
Qual è la prima cosa che fai la mattina quando ti alzi?
Generalmente faccio il punto sul programma della giornata. Poi faccio colazione che per me è il pasto più importante e quello a cui, per motivi di lavoro, riesco a dedicare più tempo; mi dà energia, carica e benessere. La mia colazione tipo è a base di salmone, marmellata con pane tostato ai cinque cereali, entrambi fatti da me, e una tazzina di caffè d'orzo.

Quando inizia la tua giornata tipo e quando finisce?
Inizia verso le 8/8.30 e finisce intorno alla 1:30/2 del mattino.

Un ingrediente di cui non puoi fare a meno?
Il mais e il riso.

Qual è il primo piatto che ti ricordi di aver cucinato?
I Casoncelli alla bergamasca.

E quale ha avuto più successo?
Il riso, cucinato in tutti i modi. È un cereale che ha sempre stimolato la mia creatività per la sua consistenza e la sua capacità di dialogare con infiniti ingredienti e culture.

Descrivi la tua cucina in tre aggettivi.
Edonistica, sana, equilibrata.

Se fossi un film, che film saresti?
"Y Tu Mama Tambien” di Alfonso Cuarón.

Se fossi una canzone, che canzone saresti?
Un pezzo di sola musica ad improvvisazione jazz. Mi appartiene e traduce in note la mia tensione alla libertà.

Qual è il giudice che temi di più?
Me stesso.

Qual è il tuo ristorante preferito?
Difficile dirlo. Non ne ho uno in particolare. Il termino "preferito" ha una valenza poliedrica e mille sfaccettature.

Qual è un tuo difetto?
Sono poco diplomatico… Forse.

E un tuo pregio?

Il sorriso.

Cosa avresti fatto se non avessi fatto il cuoco?
Penso che sarei diventato un contadino o un artista.

POMIROEU
Via Garibaldi 37
Seregno (MB)
T 03 62­237973
www.pomiroeu.it
info@pomiroeu.it

Di Indira Fassioni per nerospinto.it
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