Zucchero bianco o di canna? Di cocco, grazie. Non tutti lo conoscono, ma è il
dolcificante naturale più amato (e usato) da chi cucina vegano. Le motivazioni sono svariate. Qui ve ne elenchiamo alcune, in caso vi venisse voglia di provarlo.
Partiamo dal fatto che questo tipo di zucchero è
100% naturale.
Non viene raffinato, sbiancato, trattato. Preso direttamente dalle piante di cocco (sì proprio quelle che vedete durante le vacanze tropicali), altro non è che il fluido dolciastro che scorre nella pianta stessa. Ottenerne poi la sostanza granulosa con cui andrete a dolcificare i vostri alimenti è processo assai semplice: dopo aver raccolto in appositi contenitori il fluido ottenuto, lo si sottopone a calore (mai più di 40 gradi, come tradizione vegano-crudista insegna). Questo lo farà essiccare, facendone evaporare l'acqua. Ed eccolo pronto per essere utilizzato sulle vostre tavole.
I vantaggi di questo zucchero, dal
colore ambrato più scuro di quello di canna, sono numerosi come dicevamo. Innanzitutto l'indice glicemico, decisamente inferiore rispetto agli altri tipi di zucchero. Questo fa sì che possa essere consumato con il cuore un pochino più leggero anche se, la regola del buon senso resta valida anche qui: mai esagerare.
Inoltre lo zucchero di cocco contiene, in parte, i nutrienti della palma dalla quale viene estratto. I più interessanti? Ferro, zinco, calcio e potassio. Senza contare che:
. è una
fonte naturale di vitamine B1, B2, B3, B6 e C.
. Non è trattato, dunque
non contiene conservanti.
.
Non contiene glutine.
Inoltre lo zucchero di cocco non ha scadenza ed è
facilmente conservabile in barattoli di vetro.
Che dire, i vantaggi di questo alimento sono svariati. Non vi resta che provarlo!
A cura di mantrarawvegan.com