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Il cavolfiore arrosto in crosta di pane è un secondo piatto vegetariano e vegano facile da preparare, con pochissimi ingredienti tutti rigorosamente italiani. Se nominando il cavolfiore arricciate il naso e pensate ad un contorno triste e grigio come il cielo invernale, dovete provare questa ricetta: un secondo piatto diverso dal solito, gustoso, sano e anche bello da vedere e da servire.
Il cavolfiore è una verdura invernale con un’elevata concentrazione di sostanze nutritive ed è anche ricco di antiossidanti e fitonutrienti. Contiene calcio, fosforo, vitamina K, acido folico e vitamina B6. Il consumo di cavolfiore è particolarmente indicato alle persone che devono tenere sotto controllo la glicemia e la bilancia. L’alto contenuto di fibre migliora la digestione e l’acido folico, presente in questo ortaggio, aiuta a combattere l’anemia.
Certo, emana un odore caratteristico quando viene lessato, dovuto alla presenza di zolfo, ma con i “consigli della nonna” è davvero semplice ovviare a questo inconveniente. Mi raccomando però, quando acquistiamo il cavolfiore deve essere innanzitutto ben chiuso, compatto e con l’infiorescenza soda. Inoltre, deve essere bianco e senza macchie e le foglie esterne devono essere croccanti (sinonimo di freschezza). Ma vediamo come trasformare questo ortaggio poco amato in un secondo piatto goloso che stupirà anche i più scettici.
Mettere la farina in una ciotola e creare il classico cratere al centro. Sciogliere un pizzico di sale nell’acqua tiepida e aggiungere 3 cucchiai di olio (30 ml), mescolare bene con l’aiuto di una forchetta in modo che l’olio si emulsioni con l’acqua, incorporando poco alla volta la farina.
Impastare con fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico che non appiccichi alle mani. Coprire la pasta con un canovaccio e lasciar riposare almeno 15/20 minuti.
Lavare il cavolfiore, privare delle foglie esterne (da conservare per una minestra) e praticare un’incisione a croce nella parte del gambo: questa incisione servirà per farlo cuocere in modo uniforme.
Portare ad ebollizione in abbondante acqua in cui si sarà stemperato un cucchiaio di farina e 3 cucchiai di aceto (in questo modo il cavolfiore resterà perfettamente bianco e si eviterà lo sgradevole odore, ecco il piccolo consiglio della nonna). Cuocere il cavolo per 10 minuti dall’inizio del bollore. Scolare e lasciare intiepidire.
Nel bicchiere del frullatore unire i pomodori secchi, le noci e lo spicchio d’aglio sbucciato e privato del germoglio centrale. Frullare il tutto unendo 3/4 cucchiai di olio sino ad ottenere un pesto liscio e cremoso.
Con questo pesto di pomodori secchi ricoprire la superficie del cavolfiore. Stendere la pasta con un mattarello in una sfoglia abbastanza sottile, appoggiare al centro il cavolfiore capovolto (con la parte del torsolo rivolta verso l’alto) e avvolgere il tutto chiudendo bene l’impasto.
A piacere con i ritagli decorare la superficie del cavolfiore in crosta. Infornare e cuocere in forno già caldo a 200°C per 30/35 minuti.
Servire il cavolfiore arrosto in crosta di pane tagliato a spicchi accompagnato dal pesto di pomodori secchi. Un secondo piatto tutto vegetale da leccarsi i baffi, adatto anche ad occasioni speciali.
Seguite la ricetta su: https://www.lalunasulcucchiaio.it/
A cura di Indira Fassioni