© magazine Cotto e mangiato
Tanto buona quanto famosa, questa ricetta è un tipico piatto "povero" toscano di origine contadina. Un tempo se ne cucinava molta tutta insieme e, per portare a termine il consumo, si doveva bollire più volte per scaldarla. I meravigliosi sapori e la cremosità data dai cannellini ne fanno un piatto comfort food, una vera e propria coccola per le serate d'inverno. Questa e tante altre ricette con il cavolo nero, potete trovarle sul numero di gennaio di Cotto e mangiato magazine.
LAVATE la carota, la cipolla, il porro e tagliateli a pezzi. Scaldate l'olio in un tegame, unite le verdure e fate stufare.
LAVATE il cavolo e la verza, eliminate le coste più dure e tagliate le foglie. Poi, pelate le patate e riducetele a dadini.
VERSATE tutto nella pentola e fate saltare per 5 minuti, Regolate sale, pepe e unite i pelati a pezzetti. Coprite con il brodo e profumate con l'alloro, quindi lasciate sobbollire per 40 minuti, unendo altro brodo se la zuppa si asciuga troppo.
RIDUCETE in purea due terzi dei fagioli già cotti, versateli nel tegame e lasciate cuocere a fiamma dolce per circa 20 minuti. Infine, aggiungete i fagioli lasciati interi, mescolate con cura, regolate sale, pepe efate cuocere ancora 10 minuti.
STROFINATE le fette di pane toscano con lo spicchio d'aglio e quindi tostatele in forno per 3 minuti circa. Per servire, disponete una fetta di pane per ogni piatto e versate la ribollita, condite con un filo d'olio, timo e servite.
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