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The World's 50 Best Restaurants 2021: il Noma è il migliore al mondo

Si è tenuta ad Anversa la premiazione dei migliori ristoranti al mondo: è il Noma di René Redzepi a salire sul podio, ma anche gli italiani splendono grazie a Lido 84 di Riccardo Camanini al 15° posto, Piazza Duomo di Enrico Crippa, il Reale di Niko Romito e Le Calandre dei fratelli Alajmo

08 Ott 2021 - 07:00
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È il ristorante Noma di Copenaghen dello Chef René Redzepi a vincere il titolo di miglior ristorante del mondo secondo The World's 50 Best Restaurants, sponsorizzati da S. Pellegrino e Acqua Panna. Redezpi entra, così, di diritto nella hall of fame The Best of the Best, assieme ai vincitori delle precedenti edizioni, tra cui il nostrano Massimo Bottura e Mauro Colagreco del Mirazur. È la quinta volta che il Noma vince la classifica dei The World's 50 Best Restaurants dopo il 2010, 2011, 2012 e 2014. Quest’anno, inoltre, il ristorante si è aggiudicato il titolo di The Best Restaurant in Europe 2021.

William Drew, direttore dei contenuti per The World’s 50 Best Restaurants, ha dichiarato: “Il Noma è stato probabilmente il ristorante più influente della sua generazione, stabilendo nuovi standard in termini di ricerca e selezione degli ingredienti, sviluppo dei piatti e presentazione. È diventato una delle destinazioni culinarie più ricercate dai consumatori di tutto il mondo e siamo lieti di annunciarlo come il numero 1 di quest’anno. È anche meraviglioso vedere otto nuovi ristoranti che fanno il loro debutto e due rientri dopo uno dei periodi più difficili che il settore abbia vissuto. È stato un onore essere testimoni della resilienza e dello spirito comunitario di così tanti ristoranti presenti e non nella lista di The World’s 50 Best Restaurants”.

Nella top 5 dei ristoranti migliori del pianeta, segue al secondo posto il Geranium di Rasmus Kofoed sempre a Copenaghen e Asador Etxebarri di Victor Arguinzoniz nei Paesi Baschi, insignito anche con il Chef's Choice Award. Quarto e quinto posto rispettivamente per il Central di Lima in Perù dello Chef Virgilio Martínez Véliz, vincitore del titolo di Best Restaurant In South America e per il Disfrutar a Barcellona del trio di chef Mateu Casañas, Oriol Castro ed Eduard Xatruch.

L’Italia non è da meno e si posiziona ottimamente, con ben quattro ristoranti nella parte alta della classifica: entra a gamba tesa al numero 15 il ristorante Lido 84 di Chef Riccardo Camanini a Gardone Riviera, vincitore dell’Highest New Entry Award (nell’ultima edizione aveva debuttato al 78° posto, aggiudicandosi il One to Watch Award, il premio all'emergente da tenere d'occhio a livello mondiale). Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba si posiziona 18° (era 29° nel 2019), Le Calandre dei fratelli Alajmo 26° (31° nel 2019) e il Reale di Niko Romito 29°. Ottime posizioni anche per Mauro Uliassi di Uliassi a Senigallia (al 52° posto) e per il St. Hubertus di Chef Norbert Niederkofler a San Cassiano in Alta Badia (che sale al 54°).

Tra i premi assegnati anche quello a Viviana Varese come Champion of change per il suo impegno in fatto di inclusione e parità, in cucina e nella società, quello a Pía León del Kjolle di Lima come Miglior Chef donna del mondo, quello a Dominique Crenn, icona del 2021, quello al ristorante Ikoyi di Londra segnalato come One to Watch e quello a Will Goldfarb come Miglior Pastry Chef.

Massimo Bottura e l’Art of Hospitality Award

Gin Mare è il partner ufficiale dell’Art of Hospitality assegnato durante The World's 50 Best Restaurants Awards 2021. Un premio per l’ospitalità autentica, un valore insito nel suo DNA nell’accezione di Homespitality; è la parola d’ordine di Gin Mare, vera essenza di convivialità e condivisione, nonché firma distintiva per un'accoglienza brillante e anticonvenzionale, ascolto accurato dei bisogni e l'importanza di vivere un'esperienza gastronomica di alta qualità, insolita e gioviale.

Il vincitore della categoria “Art of Hospitality”, annunciato durante la cerimonia ad Anversa da Chef Massimo Bottura, è il ristorante Steirereck, guidato dallo chef austriaco Heinz Reitbauer. La sua è una cucina d’avanguardia in un’ambiente futuristico, a conduzione familiare. Il menu ricorda la regione rurale della Stiria austriaca, con i suoi prodotti semplici ed eleganti, una cucina raffinata dal linguaggio riconoscibile. La firma di Heinz Reitbauer è facilmente riconducibile alla visione e alla natura mediterranea di Gin Mare: entrambi sono parti uguali di un teatro culinario internazionale, in fatto di precisione, rispetto e cura del dettaglio per gli ingredienti locali. La loro attenzione verso il cliente li rende unici e inimitabili. “Vivi la naturagoditi il paese! Innovazione tradizionevarietà: un concentrato del mondo gastronomico dell’arco alpino in un solo posto. Una fonte d’ispirazione e un’occasione unica per guardare al di là del proprio piatto.”

La classifica dei The World's 50 Best Restaurants

1 Noma, Copenaghen, Danimarca

2 Geranium, Copenaghen, Danimarca

3 Asador Etxebarri, Atxondo, Spagna

4 Central, Lima, Perù

5 Disfrutar, Barcellona, Spagna

6 Frantzen, Stoccolma, Svezia

7 Maido, Lima, Perù

8 Odette, Singapore

9 Pujol, Città del Messico, Messico

10 The Chairman, Hong Kong

11 Den, Tokyo, Giappone

12 Steirereck, Vienna, Austria

13 Don Julio, Buenos Aires, Argentina

14 Mugaritz, San Sebatian, Spagna

15 Lido 84, Gardone Riviera, Italia

16 Elkano, Getaria, Spagna

17 A casa do porco, San Paolo, Brasile

18 Piazza Duomo, Alba, Italia

19 Narisawa, Tokyo, Giappone

20 Diverxo, Madrid, Spagna

21 Hisa Franko, Caporetto, Slovenia

22 Cosme, New York, Usa

23 Arpege, Parigi, Francia

24 Septime, Parigi, Francia

25 White Rabbit, Mosca, Russia

26 Le Calandre, Rubano, Italia

27 Quintonil, Città del Messico, Messico

28 Benu, San Francisco, Usa

29 Reale, Castel di Sangro, Italia

30 Twins Garded, Mosca, Russia

31 Restaurant Tim Raue, Berlino, Germania

32 The Clove Club, Londra, Regno Unito

33 Lile's, Londra, Regno Unito

34 Burnt Ends, Singapore

35 Ultraviolet, Shangai, Cina

36 Hof van Cleve, Kruishoutem, Belgio

37 Singlethread, Healdsburg, Usa

38 Borago, Santiago, Cile

39 Florilege, Tokyo, Giappone

40 Suhring, Bangkok, Tailandia

41 Allenò Paris, Pavillon Ledoyen, Parigi, Francia

42 Belcanto, Lisbona, Portogallo

43 Atomix, Ny, Usa

44 Le Bernardin, Ny, Usa

45 Nobelhart & Schutzig, Berlino, Germania

46 Leo, Bogotà, Colombia

47 Maaemo, Oslo, Norvegia

48 Atelier Crenn, San Francisco, Usa

49 Azurmendi, Larrabetzu, Spagna

50 Wolfgat, Paternoster, Sud Africa

di Indira Fassioni 

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